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Dai passaggi record alla bacchetta magica: perchè Pedri è il cuore del Barcellona

Pedri con la maglia del Barcellona (IMAGO) - Gianlucadimarzio.com
Pedri con la maglia del Barcellona (IMAGO) – Gianlucadimarzio.com

Pedri sempre più cuore del Barcellona: dal record dei passaggi al sogno Pallone d’Oro. Poteva indossare la maglia del Real Madrid

Speriamo che Pedri Potter non porti la bacchetta magica“. Basterebbero queste poche e semplici parole di Luis Enrique alla vigilia di Barcellona-PSG per descrivere l’immensa qualità del centrocampista canario, tra i grandi protagonisti dell’avvio di stagione dei campioni di Spagna.

Al centro del gioco dei blaugrana c’è proprio Pedri. Non è un caso se l’ex Las Palmas è già a quota 701 passaggi completati in Liga, ben 211 in più di Alvaro Carreras, secondo in questa speciale classifica. Nei top-5 campionati europei, l’unico a ‘insidiare’ il primato del classe 2002 è Vitinha, che secondo i dati fbref.com ha completato 621 passaggi nelle sei partite giocate in Ligue 1. Una vera e propria sfida nella sfida.

La stella dello spagnolo ha brillato anche al St James’ Park, nel debutto stagionale del Barcellona in Champions League. Contro i bianconeri, Pedri ha completato ben 20 passaggi filtranti, di cui 4 hanno superato la linea difensiva dei Magpies secondo i dati Opta. Nessun centrocampista ha fatto meglio in queste due statistiche nella prima giornata della League Phase, a ulteriore dimostrazione della classe cristallina del classe 2002.

Anche per questo Flick non ci rinuncia praticamente mai. Sin dall’arrivo dell’allenatore tedesco sulla panchina dei catalani, Pedri ha saltato solo una partita su 68 totali, contro il Valencia a gennaio. Un vero e proprio insostituibile, sempre più cuore e cervello del gioco del Barcellona. E lo hanno capito anche i tifosi blaugrana, che gli hanno riservato un’ovazione al momento della sua uscita dal campo contro la Real Sociedad.

Pedri, sogno Pallone d’Oro

Il periodo più difficile della giovane carriera di Pedri è alle spalle. Dopo essere sceso in campo per ben 73 volte nella sua prima stagione al Barcellona, considerando anche gli impegni tra Europei e Olimpiadi, nelle successive tre annate Pedri ha saltato 85 partite causa infortuni. Poi con l’arrivo di Flick qualcosa è cambiato: “Mi sento finalmente libero, ora gioco senza pressioni e mi sento molto più a mio agio“, ha spiegato il classe 2002.

Un percorso vissuto senza mai smettere di sognare. Lo spagnolo non ha mai nascosto di puntare al Pallone d’Oro, dopo l’undicesimo posto di quest’anno: “Per molto tempo, questo premio è stato assegnato solo agli attaccanti. La vittoria di Rodri dimostra che il ruolo del centrocampista viene finalmente riconosciuto per quello che merita. Sogno di vincerlo nei prossimi 10 anni, insieme al Mondiale“.

Barcellona, Pedri (IMAGO) - gianlucadimarzio.com
Barcellona, Pedri (IMAGO) – gianlucadimarzio.com

E quel provino con il Real Madrid…

Immaginare Pedri con la maglia del Real Madrid è un pensiero che sicuramente farebbe storcere il naso a ogni tifoso del Barcellona, ma questo scenario sarebbe potuto diventare realtà. Era il 2018, quando il classe 2002 sostenne un provino con i Blancos. Lo spagnolo scese in campo solo due volte, complice una fitta nevicata proprio in quei giorni, troppo poco per convincere le Merengues. Quasi un segno del destino.

Il centrocampista blaugrana è tornato su quell’esperienza ai microfoni di El Languero: “Mi hanno detto che non ero di un livello adeguato. Ringrazio chi mi ha detto che non ce l’avrei fatta: ora sono nel club che ho sempre amato. Indossare la maglia del Real Madrid era strano“. Ora Pedri si prepara a un’altra grande notte di Champions con il suo Barcellona, provando a illuminare la notte del Montjuic. Con o senza bacchetta magica.