Benfica, Mourinho: “Il Fenerbahce non era al mio livello, qui lo ritrovo”

La conferenza stampa di presentazione di José Mourinho da nuovo allenatore del Benfica.
José Mourinho torna in patria. Dopo la fine dell’avventura in Turchia con il Fenerbahçe, l’ex allenatore di Inter e Roma ha accettato la sfida del Benfica, che lo ha scelto per prendere il posto di Bruno Lage, esonerato dopo la clamorosa sconfitta interna in Champions League contro il Qarabag.
Nella conferenza stampa di presentazione, affiancato dal presidente Rui Costa, lo “Special One” ha condiviso le sue prime impressioni e le sue ambizioni.
“Le emozioni sono tante – ha detto Mourinho – ma l’esperienza accumulata in carriera mi aiuta a tenerle sotto controllo. Ringrazio il club per la fiducia che mi ha dato: so che devo accantonare l’aspetto emotivo e concentrarmi solo sul Benfica e sul mio compito. Ora sono alla guida di una delle società più importanti al mondo e voglio vivere interamente questa missione, con passione e dedizione”.
L’allenatore portoghese non ha nascosto un certo rammarico per la sua ultima avventura: “A Istanbul ho sbagliato, il Fenerbahçe non rappresentava il mio livello, né culturale né calcistico. Ho comunque dato tutto fino all’ultimo giorno, ma è stato doloroso. L’ho vissuto piangendo, proprio come sta facendo Bruno ora: per nessun allenatore è facile lasciare. Ma essere al Benfica per me significa ritrovare il mio vero livello”.
“Due carriere in una”: le parole di Mourinho
Mourinho ha poi riflettuto sugli ultimi anni: “C’è chi sostiene che la mia carriera sia divisa in due parti: una prima fase, molto lunga e piena di successi, e un’altra più recente, meno fortunata. La verità è che l’aspetto negativo degli ultimi cinque anni sono state solo due finali europee perse. Questo per me resta comunque un segno di competitività, anche se non accompagnato dal risultato”.
Il ritorno al Benfica, però, riporta lo “Special One” al centro della scena europea. Le aspettative sono altissime e l’accoglienza ricevuta lo ha confermato: “Sono stato seguito per le strade dalle telecamere montate sulle moto, la gente sapeva in ogni momento dove fossi e i tifosi hanno riempito le piazze per salutarmi. Tutto questo mi ha fatto venire i brividi”.

Mourinho ha infine richiamato lo spirito che dovrà accompagnare la squadra: “Vogliamo sempre vincere, questa è la nostra identità. Non è accettabile perdere come è successo due giorni fa: quello non è il Benfica che conosco. Il Benfica è quello che ha saputo dominare per mezz’ora contro il Fenerbahçe, quello che ha lottato a Istanbul con un uomo in meno. Quella è la squadra che deve rappresentare questi colori”.