Genio, fantasia e storia: il ritorno di Kevin De Bruyne all’Etihad

Kevin De Bruyne è pronto a tornare all’Etihad Stadium dopo 121 giorni, questa volta con la maglia del Napoli
Certi amori fanno giri immensi e poi ritornano, cantava Venditti nell’estate del 1991. Il giro di Kevin De Bruyne, nato solo poche ore prima rispetto alla pubblicazione di quella storica canzone, è durato davvero poco. Solo 121 giorni per tornare a casa, davanti ai tifosi che lo hanno amato per dieci anni, prima del trasferimento al Napoli.
Lo aveva quasi promesso al popolo dell’Etihad il giorno del suo saluto, il 20 maggio scorso: “Ora è tempo di salutarci, ma tornerò“. Quel giorno è già arrivato. Questa volta il belga vestirà una tonalità diversa di azzurro, leggermente più scura rispetto allo Sky Blue a cui si era abituato.
Un’autentica leggenda della storia non solo del City, ma di tutto il calcio inglese. Non è un caso se proprio nei pressi dello stadio dove giocherà per la prima volta da avversario verrà costruita una statua per lui,
Il monumento non è l’unico omaggio che il club inglese ha dedicato al centrocampista del Napoli dopo il suo addio. All’interno dell’Etihad Campus, il centro sportivo, c’è una strada che porta il suo nome: la De Bruyne Crescent, dove è esposto anche un murales in suo omaggio. Il belga affronterà per la prima volta il Manchester City, ma dalle parti dell’Etihad Stadium non sarà mai un ospite.
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“Non c’è nessuno come lui”
Guardiola ha provato a spiegare il genio dietro la classe di De Bruyne: “È quasi impossibile sostituire questo tipo di giocatore, non c’è nessuno come lui“. Già, perchè il belga è l’unico centrocampista dal 2015 ad aver segnato almeno 20 reti sia con il piede sinistro che con il destro, rendendolo inevitabilmente imprevedibile per i difensori avversari.
Come se non bastasse, il belga è un’autentica macchina da occasioni. Nelle ultime 10 stagioni è stato l’unico calciatore nei migliori cinque campionati europei a creare più di 1000 occasioni per i compagni, secondo i dati Opta. Il secondo in questa speciale classifica è Bruno Fernandes, a quota 969.

Com’era l’ultimo City in Champions senza De Bruyne?
Per ritrovare un Manchester City in Champions League senza Kevin De Bruyne in rosa dobbiamo fare un salto nel passato, tornando addirittura al 18 marzo 2015. L’allora squadra di Manuel Pellegrini venne eliminata dal Barcellona di Luis Enrique al Camp Nou.
Tra i pali c’era Joe Hart, e il capitano era Vincent Kompany. A centrocampo Milner e Fernandinho, unici giocatori della formazione titolare ancora in attività, con David Silva alle spalle di Agüero. Una vita fa, prima che il cielo dell’Etihad si illuminasse grazie alla fantasia e la classe di Kevin De Bruyne. Il suo ‘giro immenso’ è già terminato, ora è pronto a tornare dai tifosi che lo hanno amato per dieci anni, questa volta da avversario. Ma non come un ospite qualunque.