Italia, Donnarumma: “Luis Enrique è stato diretto con me. Spalletti? Qualcosa non ha funzionato”

Le parole del portiere italiano, che nelle scorse ore è stato ufficializzato dal Manchester City
L’Italia riprende la sua corsa verso il Mondiale: la nazionale di Gennaro Gattuso è attesa dalle due gare, valevoli per le qualificazioni al prossimo campionato del Mondo, contro Estonia e Israele.
A due giorni dalla sfida contro la nazionale del CT Jürgen Henn, Gianluigi Donnarumma ha parlato in conferenza stampa.
Il classe 1999 ha salutato il PSG e, nelle scorse ore, ha firmato con il Manchester City di Pep Guardiola.
Donnarumma apre così: “La verità è che negli ultimi giorni ho risentito della mia situazione, ma ho continuato ad allenarmi bene. Sinceramente non vedevo l’ora di andare al Man City, perché mi voleva fortemente, perché Guardiola mi voleva fortemente. Non posso che essere orgoglioso di essere arrivato in un club come il City. Sono molto contento“.
Italia, le parole di Donnarumma in conferenza stampa
Donnarumma su Luis Enrique: “Ho sempre avuto un ottimo rapporto con lui. Ho apprezzato perché è stato diretto con me. Deluso? Non so, è giusto che ogni allenatore faccia le sue scelte. Il supporto dei compagni di squadra mi ha fatto capire cosa ho dato al PSG ed è la cosa più importante. Oltre il calcio rimane questo. Sapere dell’affetto di tutti, di tutto l’ambiente Psg, dei miei compagni, mi rende orgoglioso“. “Quando mi ha detto che era finita? Me lo ha detto all’inizio del ritiro. Io mi sono allenato, ho fatto tutto bene e dal punto di vista fisico e mentale sono a posto“.
Sull’esperienza vissuta a Parigi: “Quattro anni a Parigi, sono stato benissimo. Non li dimenticherò mai“. Su Gattuso: “Lo conosco già perché l’ho avuto come allenatore al Milan. So che persona è, so quanto può dare, sono contento di averlo ritrovato qui. Ha cominciato alla grande, sta dando tutto. Daremo tutto per riportare l’Italia in alto, ma procediamo passo dopo passo. Umili e affiatati. Abbiamo una squadra forte e giovane, che ha voglia di crescere ed emozionare. Penso che faremo un bel passo in avanti“.

Il portiere ex Milan ha proseguito: “Non penso neppure al fatto che potrei diventare l’unico giocatore dell’Italia a mancare 3 Mondiali di fila. Lo scorso anno è stato uno dei più belli della mia carriere e ne sono orgoglioso. Spero di continuare così. Il segreto è il lavoro. Sognare è bello. Ti sveglio la mattina con tanti obiettivi nuovi. Il primo obiettivo è la Nazionale, abbiamo 2 partite importanti, bisogna lavorare bene e battagliare, bisogna dimostrare che siamo una squadra giovane e affamata“.
Sulla Serie A: “Non credo che la Serie A abbia perso competitività. Sento dire che manca il talento, ma sono sciocchezze. Il talento c’è, abbiamo una Nazionale giovane ma che può crescere tanto insieme alla fiducia e alla consapevolezza“.
Chiosa finale su Luciano Spalletti, ex CT della Nazionale: “Spalletti mi ha dato molto, lo sento spesso. Purtroppo qualcosa non ha funzionato, ma non sono solo demeriti del mister, è stata anche colpa nostra che scendiamo in campo. Il suo esonero è una decisione del presidente, e non ci entro dentro. Sono contento di aver stretto un rapporto con mister Spalletti: è un allenatore che ha dato tanto e può dare tanto al calcio. Sono contento di averlo incontrato nel corso della mia carriera“.