Acquisti mirati e cessioni oculate: Flamengo, il tuo gioiello è Boto

Il direttore sportivo dei brasiliani si è dimostrato abile a gestire più situazioni. Dal calciomercato in entrata fino a quello in uscita. E non solo…
José Boto affronta le difficoltà in silenzio. Il direttore sportivo l’ha fatto in passato e continua tutt’ora. Basti pensare all’attacco feroce – e ingiustificato – arrivato da parte dei media brasiliani dopo il Mondiale per Club disputato dal suo Flamengo.
L’avventura dei brasiliani è terminata agli ottavi di finale, è vero. Davanti c’era il Bayern Monaco con i tedeschi che si sono imposti 4-2. Ma le critiche a Boto non arrivano solo da qui. Vedasi, per esempio, il caso Pedro che è stato poi criticato dall’allenatore.
Ma torniamo a Boto. Che affronta tutto con serietà. E si dimostra abile sul calciomercato in uscita con cessioni davvero importanti. Ottanta (80) milioni ricavati in vendite: 50 in entrate come Mondiale per Club e 30 come plusvalenze dalle operazioni di mercato.

Le operazioni di Boto
Ha chiuso già diverse operazioni in entrata e in uscita (vedasi la Roma sulla quale torneremo a breve) con ancora un mese di calciomercato a disposizione. Boto è la dimostrazione di forza e penetrazione nel mercato mai vista prima in un club sudamericano.
Ma parliamo di numeri. Come le cessioni di Fabricio Bruno (7 milioni), Gerson (25 milioni), Alcaraz (18 milioni) e Wesley proprio alla Roma (30 milioni). E in entrata? Juninho, Emerson Royal e Samuel Lino arrivati a 5, 9 e 25 milioni. A essi vanno aggiunti Jorginho e Danilo arrivati a zero, oltre a Saul – arrivato a zero e convinto quando era già in viaggio per unirsi al Trabzonspor . Mercato oculato senza sprechi: Boto dimostra competenza e lungimiranza. In una realtà, come quello del Brasile, che forse non si è mai vista prima.