Baturina è l’ingrediente che mancava al calcio di Fabregas

Nella finale della Como Cup il nuovo centrocampista dei biancoblù è stato determinante: ecco come
Frenetico da esterno di centrocampo. Elegante e preciso da mediano. E per non farsi mancare nulla, segna anche un gol. La prima da titolare di Martin Baturina con la maglia del Como è un continuo crescendo.
Due versioni diverse e una certezza: dove lo metti, fa la differenza. Lo sa bene Fabregas che proprio in questo precampionato (che non ama particolarmente, perché preferirebbe “allenarsi al massimo in settimana”) sperimenta e crea.
Pressa, correre e sbaglia davvero poco: tre aspetti che fanno “godere” l’allenatore spagnolo.
Baturina si applica e lo fa con sostanza: ma com’è cambiato il suo impiego nella finale di Como Cup contro l’Ajax?
L’evoluzione a gara in corso di Baturina
Dicevamo di un’evoluzione in crescendo, tanto dipende anche dal modulo. Nel 4-2-3-1 del primo tempo, Baturina è idealmente vicino a Perrone sulla mediana, ma in fase difensiva e di impostazione il croato agisce sull’esterno. Quando parte la transizione offensiva, invece, Baturina ruota in mezzo al campo per riempire le zone di campo vuote e lasciare la fascia sinistra libera a Diao che, come ci ha abituato da quando è in Italia, corre. E nessuno lo prende. Quando tocca all’Ajax ribattere con il portiere, il Como si posiziona con un 4-2-4. Lì Baturina non si allarga, ma copra la linea di centrocampo.

Nel secondo tempo Fabregas ribalta tutto. Cambiano giocatori, modulo e anche la posizione del croato. Gli esterni sono occupati dai nuovi entrati, la competenza di Baturina è il centrocampo. E proprio da quella posizione, è lui a dare il via alla rete del momentaneo 2-0. Tutto parte dai suoi piedi; prima lancia Jesus Rodriguez sulla fascia poi si inserisce e si fa servire dentro l’area. Risultato? Tiro preciso sul secondo palo e portiere avversario spiazzato.
Un tempo e poco più. Poi la standing ovation del Sinigaglia. Tanto basta per mettere tutti d’accordo. Baturina fa nogomet (calcio). E per un Como che vuole alzare il livello, questo è solo l’inizio.