Nasce l’Union Brescia, Pasini: “Sarà la squadra di tutti i bresciani”

Giovedì 17 luglio è stata presentata l’Union Brescia, la nuova società che rappresenterà la città lombarda dopo il fallimento della società di Cellino
Qualunque sia l’opinione sulla vicenda, il 17 luglio 2025 sarà ricordata come una data storica per il calcio bresciano. Dal Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia è infatti stato ufficialmente presentato il nuovo Union Brescia.
Questo il nome della nuova squadra, nata dallo spostamento della FeralpiSalò di Giuseppe Pasini dal lago alla città, a seguito dei fatti che hanno riguardato il Brescia Calcio di Massimo Cellino.
Dallo scorso 6 giugno, il Brescia Calcio non ha potuto iscriversi a un campionato professionistico, poiché l’ex presidente del Cagliari aveva deciso di non pagare le scadenze dovute. Di conseguenza, la questione è arrivata fino al Comune, con la sindaca Laura Castelletti che ha riunito i presidenti dei tre club della provincia in Serie C: FeralpiSalò, Lumezzane e Ospitaletto.
“Dopo 38 giorni ci troviamo a un nuovo inizio. Pasini ha dimostrato fin da subito una forte motivazione – ha dichiarato Laura Castelletti durante la conferenza di presentazione della squadra -. Conta molto guardarsi negli occhi con le persone, dopo un caffè ho capito che sarebbe stato lui l’uomo giusto“. Due tazzine e una promessa: riportare a Brescia l’entusiasmo delle famiglie e la categoria che le appartiene, la Serie B.
Ecco l’Union Brescia, con l’obiettivo Serie B in tre anni
E così ha preso ufficialmente piede l’Union Brescia. Un progetto ambizioso, che vuole fare del concetto di “unità” il suo mantra. Con le aziende, i partner ma anche con i tifosi, per i quali Pasini ha espresso la propria riconoscenza: “Ringrazio i sostenitori dell’ex Feralpi e mi auguro di trovarne nuovi a Brescia. Vogliamo accogliere anche i più scettici: chiusa una porta, cercheremo di far aprire un portone. Sarete il nostro dodicesimo uomo in campo, e in Serie C non tutti possono contare su questo“.
Prima il nuovo logo, rappresentato dalla sigla “BS” e dalla Leonessa. Poi le maglie, con i canonici colori bianco e azzurro. Infine, gli obiettivi: “Vogliamo puntare sul settore giovanile, che è la base di una società forte. Guardiamo alla Serie B nel giro di tre anni. Poi se dovesse arrivare prima, ci siederemo al tavolo con i soci per ridefinire gli obiettivi“.

Adrenalina e paure
Sullo sfondo ci sono ancora diverse questioni da risolvere, frutto di un uragano che ha lasciato segni ben visibili. Per esempio la questione stadio, con il Rigamonti che è attualmente in mano al Comune in attesa dell’esito del ricorso presentato al Tar da Massimo Cellino. Ma che dovrebbe comunque essere casa anche dell’Union Brescia, con gli allenamenti che fino al 2027 verranno svolti a Salò.
Poi il nodo di una tifoseria spaccata e da ritrovare. Oltre a quello della squadra, ancora da completare con alcuni pezzi mancanti. Intanto, il vecchio gruppo della Feralpi (con allenatore e capitano rimasti invariati) già dal 18 luglio sarà a Piamborno per il proprio ritiro. Prima delle amichevoli del 20 luglio e quella del 26 contro l’Ospitaletto. Un nuovo capitolo di un racconto ricco di storia: “A volte gli imprenditori nascondono un pizzico di follia. Ci ho messo la faccia e non vedo l’ora di provare questa nuova adrenalina“. Coraggio e un po’ di sana paura: a Brescia sta per iniziare l’era di Pasini.