La nuova vita di Cavalletto, dallo staff di Farioli alle prossime sfide in arrivo

Dai campi di Padova alle esperienze europee al fianco di Francesco Farioli. Cavalletto è pronto per nuove ed entusiasmanti esperienze
Daniele Cavalletto è partito dai campi di Padova per arrivare in Europa. Con il calcio e la tattica sul taccuino e nel cuore. Ha iniziato affiancando Galderisi e continuato scalando campionati e paesi, accompagnando Francesco Farioli fino all’Eredivisie, l’Ajax e un bellissimo viaggio finito qualche settimana fa. Sia in Olanda che come vice di Farioli: due strade che si separano dopo cinque anni di proficua collaborazione. Dalla Turchia, partendo dall’Karagümrük per finire all’Alanyaspor, proseguendo in Francia, al Nizza, trampolino per essere i primi italiani a guidare l’Ajax. Nel nuovo staff di Farioli al Porto, Daniele Cavalletto non c’è e in tanti si sono chiesti perché.
La risposta è in un bivio che ha portato i due professionisti a scegliere strade diverse e prossime sfide da affrontare. In un altro staff di livello per vestire ancora quell’abito da vice e collaboratore tecnico cucito su misura nella testa e nella preparazione. O, perché no, provarci da solo sulla scia di esempi freschissimi come Cuesta. Che, dal gruppo di lavoro con Arteta all’Arsenal, si è ritrovato sulla panchina del Parma a 29 anni, perché stupire va di moda anche nelle scelte tecniche.
“Sono felice di essere un latte macchiato e continuerò a macchiarlo sempre di più questo latte. La vera sfida sta nell’accettare i cambiamenti”, dichiarò mesi fa Cavalletto all’evento organizzato dall’Aiac a Padova.
Cambiamento è un termine chiave nel suo vocabolario e in quell’occasione lo aveva rimarcato più volte. La crescita -in altri termini “consapevolezza”- passa per il viaggio. Dopo 48 anni, Daniele ne sa qualcosa, “senza mai dimenticare la stazione di partenza”, disse anche in conclusione. Ora quel latte verrà macchiato di altre esperienze e Cavalletto sarà pronto ad abbracciarle.