Pippo Inzaghi sulla scelta del fratello di andare in Arabia: “Fra due anni tornerà in Europa”

Dal Palermo al fratello Simone: le considerazioni di Filippo Inzaghi
Due fratelli, due nuove avventure dopo due ottimi percorsi. Entrambi con un passato in nerazzurro: Simone Inzaghi in Serie A con l’Inter, il fratello Filippo in B con il Pisa.
Se l’allenatore dell’Inter è riuscito ad arrivare in finale di Champions per la seconda volta in 3 anni, Filippo ha riportato il club toscano in Serie A dopo 34 anni.
Ora ad attendere i fratelli Inzaghi ci sono due nuovi capitoli: per Simone l’Al-Hilal in Arabia Saudita, con un altro calcio e altre abitudini. Un’altra vita. Filippo, invece, dopo il Pisa, proverà a riportare in Serie A anche il Palermo.
Nel corso di “Torretta Café” – talk show prodotto interamente dal Palermo FC e condotto dalla giornalista sportiva Sarah Castellana -, l’allenatore rosanero ha parlato di diversi argomenti, che coinvolgono anche Simone.
Filippo Inzaghi sul fratello: “L’Arabia? Questioni personali. Ha deciso dopo la finale”
Nel corso della chiacchierata, il nuovo allenatore del Palermo ha parlato anche di Simone Inzaghi, nuovo allenatore dell’Al-Hilal. Sulla decisione di andare in Arabia Saudita ha dichiarato: “Sono questioni personali. L’unica cosa che so è che Simone ha deciso dopo la finale di Champions, perché alcune volte si leggono delle sciocchezze. Lui non aveva deciso niente. C’erano richieste, non c’erano solo quelle, ma lui ha sempre dato la priorità all’Inter“.
Ha proseguito: “Penso che dopo quattro anni e soprattutto negli ultimi tre, dopo aver raggiunto due finali di Champions League, probabilmente abbia pensato che più di così non si potesse fare. Andrà a vivere un’esperienza diversa e formativa. Poi, fra due anni, tornerà in Europa e continuerà a fare dalle nostre parti quello che ha fatto finora“.

“Ho capito dal mio Instagram cosa vuol dire allenare il Palermo”
Immancabile un commento sulla nuova storia d’amore con il Palermo: “Io dal giorno che ho saputo che sarei stato l’allenatore del Palermo, sento responsabilità. La sento ogni giorno. È chiaro che qui è qualcosa di speciale. Palermo è una capitale d’Italia ed è una città con un milione di abitanti“.
Ha concluso: “Ho capito dal mio Instagram cosa vuol dire allenare il Palermo, visto che è intasato e non riesco neanche ad aprirlo. Colgo l’occasione per ringraziare tutti. All’inizio ai primi messaggi cercavo di rispondere, ma ora è più complicato visto che anche a casa coi bambini non ho tutto questo tempo libero. L’affetto, come dicevo prima, è sicuramente immeritato però mi sento molto responsabilizzato e molto carico. Non vedo l’ora di riempire il Barbera e di far capire agli altri come è difficile giocare contro di noi“.