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Mkhitaryan: “Dopo l’Inter smetto. Chivu? Serio e simpatico, dobbiamo imparare e lavorare”

Le parole di Henrikh Mkhitaryan, tra presente e futuro

Il momento è sicuramente delicato in casa Inter. Dopo la netta sconfitta in finale di Champions League e l’arrivo di Cristian Chivu al posto di Simone Inzaghi, i nerazzurri stanno provando a ripartire già dal Mondiale per Club con Chivu in panchina. Chi vuole continuare a essere protagonista è Mkhitaryan, che ai microfoni di La Repubblica ha svelato il suo futuro: “Dopo l’Inter smetto, non voglio abbassare il livello. Amo il calcio per il gioco, non per i soldi“.

Il centrocampista armeno non poteva che partire dalla notte di Monaco e dalla volontà di mettersi alle spalle quella sconfitta: “Il Mondiale per Club può aiutarci a superare la delusione della finale di Champions League persa per 5-0 contro il PSG. Il dolore non si cancella, è stata una sconfitta brutta“. Ma non tutto è perduto secondo il classe ’89: “Non dimentichiamo il percorso che ci ha portati fin lì, abbiamo fatto grandi partite. Dobbiamo rialzarci, imparare e andare avanti“.

Sull’addio di Simone Inzaghi, invece, Mkhitaryan ha dichiarato: “Ci siamo salutati in privato, ho evitato di fare post sui social. Ha preso una decisione e l’abbiamo accettata. Capitolo chiuso, ora se ne apre un altro“.

Un capitolo che si chiama Cristian Chivu: “Prima capiamo quello che ci chiede e meglio è. Siamo partiti subito con un torneo vero, abbiamo poco tempo. L’importante con un nuovo allenatore è accettare le indicazioni, imparare e lavorare. È serio e simpatico, ci supporta mentalmente e nella tattica. Fin dal primo allenamento si è vista la sua impronta. Il modulo è quello, ma l’approccio è diverso rispetto a Inzaghi“.

Chivu, allenatore dell'Inter (Imago)
Chivu, allenatore dell’Inter (Imago)

Mkhitaryan: “Inter ingiocabile? Ecco la verità”

Negli ultimi mesi, sono andati virali le dichiarazioni con cui Mkhitaryan descrisse la sua Inter come ‘ingiocabile’. Il centrocampista armeno ha voluto fare chiarezza a riguardo: “Non ho detto che siamo ingiocabili sempre, ma che lo siamo stati in alcune partite, per l’atteggiamento che abbiamo messo in campo. Certo che lo direi di nuovo, lo penso. Se poi qualcuno mi prende in giro, non me ne frega niente“.

Sul futuro, invece, il numero 22 nerazzurro ha dichiarato: “Oggi dico che vorrei uscire dal calcio, ma mai dire mai. Mi servirà del tempo per riflettere e riposare. Ho ancora voglia di andare in campo“.

“I giovani? Noi più esperti dobbiamo indicare come migliorare”

In casa Inter c’è grande curiosità intorno a Francesco Pio Esposito e Valentìn Carboni, autori rispettivamente dell’assist e del gol che hanno deciso la sfida contro l’Urawa Red Diamonds. Henrikh Mkhitaryan ha commentato a riguardo: “Sanno come funziona il calcio: oggi fai goal, ma domani si riparte da zero. Devi dimostrare di essere pronto, all’allenatore e ai compagni. Noi, più esperti, cerchiamo di indicare loro come migliorare. Poi dipende da te se vuoi crescere o no“.

Il centrocampista ex Roma e Arsenal tra le altre ha rivolto un pensiero anche a Mehdi Taremi, bloccato in Iran a causa della guerra: “Ci sentiamo, sta bene. Non lo disturbo troppo, perché sono in tanti a contattarlo per sapere quale sia la sua situazione. Ci ha fatto piacere che abbia voluto farci un in bocca al lupo per il Mondiale per club. Un grande gesto. Fa star male pensare a cosa sta succedendo, speriamo che il conflitto finisca il prima possibile“.