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Da Calafiori a Coppola: il feeling tra la Premier League e i difensori italiani

Il difensore del Verona Coppola
Verona, Coppola (IMAGO)

I difensori italiani in Premier League non passano mai di moda: Diego Coppola è l’ultima new entry.

La Premier League è sempre un “Italian Job”. Non solo attaccanti, centrocampisti e allenatori, bensì anche difensori che nel corso degli anni si sono fatti apprezzare a suon di grandi prestazioni. Quando si dice Italians do it better. D’altronde questo famoso e noto slogan calza a pennello per discutere un po’ sulla lunga schiera di difensori italiani che nel corso degli anni hanno avuto modo di giocare e affrontare numerosi campioni del calcio inglese.

Ma vi siete mai chiesti perché i club inglesi si affidano spesso a profili italiani? Da premettere che non hanno mai fatto spese enormi in blocco per i nostri calciatori, ma quando lo fanno, c’è un’idea precisa in mente. Ecco perché i calciatori italiani, seppur meno numerosi in Premier League rispetto a quelli di altre nazioni, continuano ad attirare interesse.

Concentriamoci, però, sui difensori. Dai difensori italiani ci si aspetta quasi sempre un bagaglio tattico molto istruito. Questo aspetto li rende preziosi a gestire situazioni di pressione, mantenere l’equilibrio della squadra e adattarsi a cambi di modulo. L’esempio perfetto è Calafiori dell’Arsenal: l’ex Bologna è visto come un profilo “pensante” in grado di integrarsi nella costruzione dal basso di Arteta.

Maldini, Nesta, Chiellini, Cannavaro. L’Italia ha una scuola difensiva tra le migliori al mondo, se non la migliore in assoluto. Questo “marchio di fabbrica” convince spesso i club inglesi a puntare su difensori italiani per portare ordine, concentrazione e solidità. Molti italiani arrivano in Premier con una forte etica del lavoro e serietà. Non tutti si adattano ai ritmi inglesi, ma quelli che ci riescono diventano leader silenziosi dall’ottimo rendimento. Un altro esempio lampante è quello di Ogbonna che nel giro di poco tempo si è preso il posto da titolare con il West Ham. L’ex Juventus, non a caso, ha totalizzato circa 200 presenze con gli Hammers.

L’ultima new entry è Diego Coppola del Verona

L’ultima new entry in Premier League porta il nome di Diego Coppola. Affare fatto per l’arrivo al Brighton del difensore centrale classe 2003 di proprietà del Verona. Coppola, inoltre, ha esordito di recente con la maglia della Nazionale in occasione del match con la Norvegia e, dopo aver giocato 35 partite con la maglia gialloblù nella stagione appena conclusa, è pronto a trasferirsi in Inghilterra per cercare di ripercorrere lo stesso percorso di Calafiori, Ogbonna e tanti altri colleghi di reparto.

Coppola ha tutte le caratteristiche per imporsi anche in Inghilterra. Posizionamento, lettura del gioco, e intelligenza tattica che gli consentono di leggere le azioni avversarie e posizionarsi efficacemente sia in uno schieramento a quattro che a tre. Fisicità, duelli aerei e – nonostante la statura -, Coppola possiede una buona tecnica individuale che gli consente di impostare il gioco. Ingredienti importanti in un calcio ormai sempre più improntato sulle uscite dal basso.

Calafiori, difensore Arsenal (IMAGO)
Calafiori, difensore Arsenal (IMAGO)

Materazzi, Santon, Udogie e non solo: i difensori italiani in Premier League

Tanti i difensori italiani che hanno avuto modo di giocare in Premier League, tra cui anche Marco Materazzi che nel 1998-99 ha indossato la maglia dell’Everton. Nel 2008 è il turno di Andrea Dossena, acquistato dal Liverpool dopo essersi messo in mostra con l’Udinese. Spazio anche per Davide Santon che è stato un punto di riferimento sulla fascia sinistra del Newcastle dal 2011 al 2015, totalizzando 82 presenze in Premier League. Un percorso simile a quello fatto da Alessandro Pistone dal 1997 al 2007.

Non è finita qui: Calafiori e Udogie sono punti di riferimento per Arsenal e Tottenham, così come lo sono Okoli e Kayode per Leicester e Brentford. Matteo Darmian ha giocato dal 2015 al 2019 al Manchester United con la quale ha vinto anche l’Europa League e Emerson Palmieri è stato prima un pilastro del Chelsea e poi del West Ham vincendo anche la Conference League nel 2023 contro la Fiorentina. La tradizione di difensori italiani in Premier League è destinata a proseguire.

A cura di Gerardo Guariglia