Questo sito contribuisce all'audience di

Zola: “Higuain l’uomo più decisivo della A, ma la favorita è l’Inter. Mi ispiro a Zeman e Guardiola. Eredi? Insigne”

Gianfranco Zola un anno dopo. Lo scorso gennaio iniziava la sua avventura in serie A, stavolta come allenatore e il “baronetto” sedeva nella panchina della squadra del cuore, il Cagliari. Il sogno è durato poco più di due mesi, come raccontato a “La Gazzetta dello Sport”: “Purtroppo andò male. C’era una situazione non semplice, ero arrivato in corsa e non è mai facile, ci rimasi male non tanto per quello che poi è successo ma perché dare un aiuto alla mia squadra e alla mia terra era per me importantissimo. Dal punto di vista emozionale e affettivo era la panchina dei sogni, mi sarebbe piaciuto fosse andata diversamente”. Quest’anno il Napoli ha il miglior giocatore di serie A, ma la favorita per la vittoria del campionato non è la squadra azzurra: “Higuain oggi è Superman, l’uomo più decisivo della A. Scudetto? Metterei davanti a tutte, ma leggermente, l’Inter. Ha valori importanti, individualmente ha ottimi livelli, sa quello che vuole ed è allenata da un grande allenatore. E poi: la struttura fisica di molti uomini può fare la differenza e seguendo i numeri spicca il fatto che è squadra molto regolare, attacca bene e difende bene. Un gruppo equilibrato, che è tosto nei primi sei giocatori difensivi e ha grande qualità nei quattro davanti”.

Zola indica anche le principali rivali dei nerazzurri: “Napoli e Juventus, che nel gioco hanno di più ma l’Inter ha qualcosa di più dappertutto. Il Napoli mi piace, sviluppa bene le sue idee: Sarri e Paulo Sousa della Fiorentina hanno portato temi nuovi, studi approfonditi, un aggiornamento al calcio italiano che negli Anni 90 si era uniformato troppo. Occhio anche ai viola dunque e al ritorno della Roma, ma l’altra favorita è la Juventus: un mese fa non l’avrei detto, adesso ha ritrovato armonia, gioco, qualità. Quindi…I tifo per gli azzurri, ma attenzione davvero alla Juve: il fatto che sia tornata a tre punti dalla vetta non fa bene a nessuna delle altre…”. Magic box individua anche qualche erede: “Giovinco è uno, Giuseppe Rossi un altro. Ma quello che si avvicina maggiormente a come giocavo io è Lorenzo Insigne: magari io ero più attaccante e lui ha caratteristiche più da centrocampista, esterno o trequartista, però può davvero ricordare me”. Pallone d’Oro? Sir Gianfranco è un fan di Messi: “Sì, io sono un Messiano. Lui e Ronaldo sono stratosferici. Buffon? La solita cosa,  per i portieri è sempre dura. Però aggiungo un altro pensiero: che uno come lui, per quel che ha vinto e che ha dato, lo meriterebbe il Pallone d’Oro. Buffon rimarrà sempre uno dei più grandi portieri della storia”.

Futuro: “Vediamo, ma qui mi trovo davvero bene ed è un’avventura che vorrei portare avanti. I miei allenatori di riferimento? Sempre stati Guardiola e Zeman. Allenatori top player? Non sono d’accordo: i veri top player sono sempre i giocatori. Perché se non funzionano loro non c’è mai trippa per i tecnici. Serie A o Premier? La mia famiglia vive a Londra…”.