Zoff: “Io presidente della Figc? E’ tardi, sono il passato del calcio”
Polemiche e valutazioni continuano a rincorrersi in questi giorni in Italia. Gli azzurri non andranno al Mondiale e in tanti ex del passato invocano alla rivoluzione. E’ la volta di Dino Zoff, che ha espresso il suo parere a riguardo ai microfoni di Radio Incontro Olympia: “Onestamente pensavo che si potesse vincere con la Svezia, ma non è successo. Forse nell’ultima partita siamo stati anche un po’ sfortunati, ma ora questo non importa. Credo che l’Italia sia l’unica grande squadra fuori dai mondiali. Sono convinto che la partita decisiva sia stata quella contro la Spagna, quella sconfitta ci ha tolto la sicurezza. Adesso leggo tantissime cose inesatte, bisogna solo cercare di trovare il modo per rialzarsi da questa situazione”.
Sulle soluzioni per risollevare il movimento calcistico: “Il problema è che nel nostro calcio ci sono pochi italiani. Credo che si debba intervenire in questo senso. Nelle grandi squadre, quelle di vertice, non ci sono blocchi consistenti di giocatori italiani che possono dare una mano alla Nazionale. Ma la vera esagerazione è che soprattutto nei settori giovanili ci sono veramente troppi stranieri. Buffon? Mi dispiace molto per lui, avrebbe potuto stabilire un bel record di presenze ai Mondiali. È logico che ci sia rimasto male, è comprensibile. Credo che abbia le qualità giuste per ricoprire un ruolo un domani nel sistema del calcio italiano. Per arrivare a quei livelli non basta il carisma, serve altro”.
Infine sul futuro: “Io presidente della Figc? Ho 75 anni, sono il passato del calcio. A suo tempo ho fatto un gesto rivoluzionario, quello delle dimissioni, che sapevo mi avrebbe penalizzato. Ormai faccio parte della maggioranza silenziosa e per me va bene così”.