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Zenit, Witsel: “Il mio destino era bianconero. Futuro? Vediamo a gennaio”

Un passaggio alla Juventus sfumato all’ultimo. Era tutto fatto per l’arrivo di Axel Witsel in maglia bianconera, visite mediche comprese, ma lo Zenit non ha dato il via libera. Cessione bloccata e come ultima beffa l’ok dato in extremis, quando ormai era troppo tardi. Le regole del calciomercato, si dice. E lo sa anche Axel: “A volte il calcio va così, di certo sono cose che nella vita succedono”.

Arrabbiato? No sono deluso. – ammette Witsel alla Gazzetta dello Sport – Avevo fatto le visite mediche, oramai mi sentivo bianconero a tutti gli effetti. Dispiace per la decisione dello Zenit, rifiutare 25 milioni di euro può essere anche un danno. Io, però, posso solo ringraziare la Juventus, con me hanno avuto classe, facendo di tutto per portarmi da loro”.

Un trasferimento che lo stesso giocatore dava già per concluso: “Il mio destino era bianconero, mi sentivo così. Ora però non devo pensarci più, non devo fasciarmi la testa senza essermela rotta. Devo restare concentrato, sono un professionista. Anche se con un contratto in scadenza a giugno prossimo… – lascia intendere il belga, che poi continua – Sbarcare alla Juve più avanti? Non lo so, vediamo cosa succede a gennaio. Per giugno invece… Ma non ho ancora un accordo con la Juventus (e ride, ndr)”.

Per ora nessun accordo, ma Witsel ha un’idea ben precisa della squadra che avrebbe voluto fosse la sua: “Mi sembra abbiano fatto una squadra fortissima, vedrete come andrà bene in Champions”. Forse solo un appuntamento rimandato: “Vediamo. Ma il mio destino era quello…”.