Juve, Bonucci: “Torniamo allo spirito pre-CR7. Dieci anni fa potevo andare allo Zenit”
Prima di Zenit-Juventus parla Leonardo Bonucci: “Dobbiamo ritrovare il gusto della fatica”
“Ronaldo ha fatto una scelta che abbiamo rispettato. L’anno scorso la squadra giocava per lui, adesso il gruppo deve ritrovare quello spirito Juve che c’era prima del suo arrivo”. Parla così Leonardo Bonucci ai microfoni di Prime Video alla vigilia di Zenit-Juventus.
Secondo il difensore, con Massimiliano Allegri i bianconeri devono “ritrovare il gusto della fatica“, qualcosa che era venuto meno nell’era CR7. Bonucci e Allegri sono stati tra i protagonisti dello storico decennio juventino: un rapporto sempre schietto, ma saldissimo secondo il difensore. “Lo sgabello di Porto-Juve fu colpa mia. Tendo a vivere la partita con grande passione e non volevo stare tra le poltroncine, così mi misi in piedi e poi su uno sgabello della lounge”.
“Sono contento che si sia verificato quell’episodio – ha proseguito Bonucci – perché non ha fatto altro che cementificare il mio rapporto con Allegri”
“Dieci anni fa potevo andare allo Zenit, poi ascoltai il mio orgoglio”
Bonucci ha svelato anche un retroscena di mercato: “Potevo andare allo Zenit dieci anni fa. Conte mi disse che ero l’ultimo nella gerarchia dei difensori e che potevo trovarmi un’altra sistemazione. Con lo Zenit intavolammo una trattativa, ma diedi retta al mio orgoglio e scelsi di restare”
Una scelta azzeccata: alla Juve, Bonucci ha vinto (quasi) tutto. Le due finali di Champions perse gli unici rimpianti: “Delle due finali di Champions rigiocherei quella di Cardiff. Con il Barcellona non avevamo nulla da perdere e affrontavano una squadra di marziani. Con il Real dopo un ottimo primo tempo ci fu un calo di tensione. Spero di poter avere l’occasione di giocare una terza finale in questi ultimi anni di carriera”“