Virtus Francavilla, piccolo mondo antico. Magrì: “Ci ispiriamo alla Juventus, che sogno la vittoria sul Catania”
“A volte penso che quattro anni fa eravamo nel campionato di Promozione, vedo la classifica e stento quasi a crederci. Poi rifletto, e capisco che sono risultati figli di una buona programmazione”. Se la calma è la virtù dei forti, Francavilla è la Virtus…di Antonio Magrì, di professione dirigente in una nota impresa di arredi e oggi giovane presidente che da sei anni guida la formazione biancoazzurra: un’oasi di pace a cavallo tra le province di Brindisi e Taranto, che oggi festeggia un sesto posto nel girone C di Lega Pro che fa sorridere. Un piazzamento “temporaneo”, rimarca Magrì, conquistato grazie a due vittorie assai attese da queste parti, ottenute negli ultimi 15 giorni: prima il 2-3 allo “Iacovone” di Taranto, poi l’1-0 sul Catania, sconfitto nonostante un’inferiorità numerica durata 55 minuti. “Vincere a Taranto ha avuto un significato particolare-sorride Magrì-tanti abitanti di Francavilla Fontana lavorano all’Ilva e per anni per vedere il calcio che conta si spostavano allo Iacovone. Battere il Catania, squadra che fino a tre anni fa era in serie A mentre noi giocavamo in Eccellenza, ha rappresentato una gioia particolare”. Un’emozione talmente forte da salire al primo posto nella hit parade dei successi: “Sì, è stata la vittoria più bella da quando sono presidente-ammette Magrì-abbiamo preso piena contezza della categoria in cui siamo”. Una scalata condivisa in panchina con Antonio Calabro, difensore da 350 presenze tra i pro in campo e allenatore moderno fuori: “E’ uno dei manifesti della nostra continuità”.
Pacato, oculato ma sognatore, Magrì non nasconde la sua scaramanzia: “Quest’anno avevo iniziato a seguire la squadra nel settore Distinti: i risultati non erano positivi, quindi sono tornato in tribuna al mio solito posto. E siamo tornati a vincere: sono piccoli gesti, non ci credo ma se porta bene…perché cambiare? Se portano bene, ben vengano”. La tana della Virtus Francavilla è il “Giovanni Paolo II”, stadio piccolo e inserito nel centro cittadino. Il dazio da pagare è stato superiore a 100mila euro, tanti ne sono occorsi per i lavori di adeguamento in estate. Magrì li ha sborsati di tasca propria, “era troppo importante che i tifosi potessero godersi la Virtus in casa. E’ il nostro primo anno tra i professionisti ed era giusto che restassimo a giocare a Francavilla”. 2500 posti a sedere, numeri che non bastano per contenere l’entusiasmo di una città che vede i suoi beniamini al sesto posto con 21 punti, figli di un filotto da quattro vittorie e un pareggio nell’ultimo mese. Il modello del presidente, però, è a Torino: “Sono juventino e credo che il modello Juventus sia quello da seguire. E’ chiaro che siamo una realtà di provincia senza un enorme bacino di utenza, ma al tempo stesso possiamo fare calcio senza grandi pressioni. La nostra dimensione al momento è la Lega Pro e lo sarà per i prossimi anni: se vorremo fare qualcosa in più, dovremo adeguare le strutture. Un’amichevole estiva con la Juventus? Sarebbe un sogno. Noi ci proviamo, ma pensiamo prima a fare bene in campionato”.
Foggia, Lecce, Juve Stabia, Matera, Cosenza e…Virtus Francavilla. Nella stagione dei playoff allargati, c’è un’intrusa tra tante formazioni blasonate nel girone C di Lega Pro. “Ma non ci sono premi-playoff, il nostro obiettivo è solo la salvezza. Basta poco per illudersi. E’ bello sognare, ma ci sono cinque squadre che faranno un campionato a sé: alle prime quattro ci aggiungo il Catania-smorza i toni Magrì-a noi basta giocarcela con tutti, è lo spirito di questa squadra”. Un’anima incarnata da veterani come Vasco Faisca e Abruzzese, ma il simbolo della garra in casa Francavilla è Carlos Biason, mediano argentino classe 1985: “E’ con noi da quattro anni, ha vissuto la scalata dalla Promozione alla Lega Pro: è un grande orgoglio per noi, è cresciuto qui”. Fuori dai confini nazionali anche la sorpresa del gruppo allenato da Calabro: si chiama M’bala Nzola, attaccante franco-angolano pescato nel Sertanense Fc, serie B portoghese, e capace di realizzare 5 reti in due mesi in Italia: “Ne vado orgoglioso, l’abbiamo pescato in Portogallo e sta facendo parlare di sé. Vuol dire che ci abbiamo visto bene”. Dalla Puglia alla…Puglia: domenica sarà tempo di sfidare la Fidelis Andria in trasferta. “Sono una formazione ostica, ma noi dobbiamo dare continuità ai nostri risultati. Testa bassa e pedalare. Non conosco altre ricette”. Una casa da costruire mattone per mattone: e se lo dice chi è esperto di arredamenti, c’è da crederci.