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Entella, problemi cardiaci per Orlandi: deve interrompere l’attività agonistica

Andrea Orlandi, calciatore dell’Entella, dovrà interrompere forzatamente l’attività agonistica. A seguito di accertamenti, infatti, e’emersa una patologia cardiaca che purtroppo lo costringe a concludere improvvisamente la sua carriera

Ancora una carriera interrotta, forzatamente, sempre per problemi cardiaci. Il protagonista, questa volta, è Andrea Orlandi attuale calciatore della Virtus Entella. Spagnolo, di origini italiane, con un passato nelle giovanili del Barcellona – 67 presenze con il Barcellona B, ed esordio in prima squadra nel 2006 -. A seguito di accertamenti, e’ emersa una patologia cardiaca che purtroppo non gli permetterà di proseguire l’attività agonistica. Di seguito il comunicato del club, con le parole del presidente Antonio Gozzi e del calciatore stesso:

“Andrea Orlandi deve interrompere la sua attività agonistica. A seguito di approfonditi accertamenti strumentali e’ emersa una patologia cardiaca che purtroppo lo costringe a concludere improvvisamente la sua carriera. Si ringrazia per la preziosa collaborazione il dott. Corsiglia del Laboratorio Albaro di Genova, il professor Brignole ed il dott. Maggi dell’U.O. di cardiologia dell’ospedale di Lavagna, il professor Zeppilli e l’equipe medica dell’Unità Operativa Complessa di Medicina dello Sport del Policlinico Gemelli di Roma.

Il presidente Antonio Gozzi: “Per l’Entella e’ da sempre prioritaria la salute dei propri calciatori e anche in questo caso, abbiamo voluto compiere una serie di accertamenti supplementari che hanno evidenziato questa patologia, salvando probabilmente la vita al calciatore. In queste settimane abbiamo conosciuto Andrea, una persona perbene, equilibrata, matura che ha saputo reagire alla notizia con grande carattere e forza di volontà. Gli auguriamo di iniziare una seconda vita e ottenere nuovi grandi successi. All’Entella, se lo vorrà, troverà sempre il sostegno che merita”.

Andrea Orlandi: “Vorrei ringraziare la Virtus Entella e tutti coloro che fanno parte di questa stupenda famiglia. In questi pochi giorni a Chiavari ho trovato gente stupenda con una sensibilità fuori dal comune. Dal presidente Gozzi che ringrazio sinceramente, a tutti i giocatori, mister Boscaglia e i membri dello staff. Un pensiero speciale va allo staff medico che mi è stato vicino in un momento difficile e mi ha probabilmente salvato la vita. Tifo per voi e sono sicuro che la squadra ritroverà presto la cadetteria, il minimo che questa società merita. Grazie ancora di cuore a tutti”.