Verso Euro 2016, la Svizzera di Petkovic va a caccia della storia
La Svizzera torna agli Europei dopo otto anni. L’ultima volta fu in casa, nel 2008, quando uscì amaramente ai gironi. Sotto la guida di Vladimir Petkovic dal 2014, la Nazionale rossocrociata ha superato la fase di qualificazione arrivando seconda dietro l’Inghilterra. Ora, sotto con Albania, Romania e Francia per scrivere la storia: la Svizzera, infatti, non ha mai superato la fase a gironi nelle tre partecipazioni al torneo continentale della sua storia.
SVIZZERA, TI CONOSCO – Una squadra di nomi conosciuti per una Nazionale di livello. In panchina, scapperà qualche parola di italiano tra l’ex laziale Petkovic e il suo fidato vice Antonio Manicone; non solo loro, perchè nel giro della compagine rossocrociata figurano elementi di spicco militanti nella nostra Serie A: da Lichtsteiner (pronto a prendersi la fascia di capitano) a Dzemaili, passando per Widmer; senza dimenticare Valon Behrami, pilastro del centrocampo che in Italia ha giocato dieci anni. Con metà della rosa basata in Bundesliga, la Svizzera trova qui molti punti di forza nel portiere Yann Sommer (ma è pronto anche Roman Burki del Borussia Dortmund), i difensori Fabian Schar e Ricardo Rodriguez, il trequartista Granit Xhaka e gli attaccanti Admir Mehmedi e Haris Seferovic. Torna, dopo quasi un anno, anche Fabian Frei, centrocampista del Mainz. Senza nascondersi, molte aspettative dei tifosi svizzeri poggiano soprattutto su un nome: Xherdan Shaqiri. Sarà lui, considerata anche l’esclusione di Inler, a portare sulle sue spalle (e sui suoi piedi), quel riferimento da trascinatore di cui la Svizzera ha veramente bisogno.
INLER E GLI ALTRI ESCLUSI – “Sono molto dispiaciuto per Gokhan, lui è un grande giocatore e uomo di grande carattere, ma devo rimanere coerente” ha detto Petkovic sull’esclusione dell’ormai ex capitano, proveniente da un’annata anonima col Leicester campione d’Inghilterra. Fuori anche il difensore Timm Klose, del Norwich, causa un ginocchio infortunato. Non chiamati, inoltre, Fabian Lustenberger e Valentin Stocker, centrale (capitano) e ala dell’Hertha Berlino.
ATTACCO SENZA DRMIC, GIOVANI PRONTI – Se è vero che la Nazionale svizzera ha una rosa ampia e un turnover gestibile, un reparto avanzato già non particolarmente brillante soffrirà l’assenza di Josip Drmic, alle prese con un brutto infortunio al ginocchio. E allora ecco la preconvocazione di Shani Tarashaj (classe ’95 del Grasshopper in prestito dall’Everton) e Breel Embolo, (1997) esploso col Basilea e già cercato da diverse grandi squadre. Oltre a questi, chiamati i profili giovani Nico Elvedi, difensore classe ’96 del Monchengladbach, e Denis Zakaria, mediano classe ’97 dei Young Boys.
Ecco la probabile formazione con cui vedremo schierata la Svizzera ai prossimi Europei:
(4-2-3-1): Sommer (Borussia Monchengladbach); Lichtsteiner (Juventus), Schar (Hoffenheim), Senderos (Grasshopper), Ricardo Rodriguez (Wolfsburg); Dzemaili (Genoa), Behrami (Watford); Shaqiri (Stoke City), Xhaka (Borussia Monchengladbach), Mehmedi (Bayer Leverkusen); Seferovic (Eintracht Francoforte).
Petkovic ha di recente richiamato l’unità dell’ambiente ad un mese dall’Europeo: “Union sacrée” tra giocatori, pubblico e media. L’allenatore vuole mettere a tacere divisioni e confronti con l’ex ct Hitzfeld. Lo può fare solo vincendo: la pratica girone passa da Albania e Romania. Da sbrigare in fretta, come chiesto dal “Sergente”, dopo c’è la Francia.
A cura di Marco Da Pozzo