Veloso, Pandev e il solito Pavoletti, buona la prima per Juric: Genoa-Lecce finisce 3-2
Luci accese, giù il Sipario. Vacanze ormai un lontano ricordo, eccolo il nuovo Genoa di Ivan Juric alla prima uscita ufficiale della stagione. Sotto gli occhi di una Nord vestita a festa per l’occasione, il Lecce di Pasquale Padalino (squalificato e in tribuna) a contendere al Grifone il passaggio del terzo turno eliminatorio di Tim Cup. Mentre fuori dallo stadio la coda ai botteghini è ancora lunga, lo speaker dello stadio annuncia che Ocampos, come anticipato da Juric in conferenza, lascia il posto a Serge Gakpé. Dall’altra parte, Padalino in attacco si affida al tridente Vutov, Caturano, Doumbia, il tutto sotto gli occhi di Enrico Preziosi in tribuna pronto a godersi lo spettacolo del suo Genoa.
“Il Lecce? Lo vedo un po’ come l’Alessandria, – che lo scorso anno eliminò i rossoblu dalla Coppa Italia – squadra tosta da non sottovalutare” le parole di Juric alla vigilia, confermate dai primi quarantacinque minuti di gioco, che nonostante le occasioni di Laxalt, Gakpé e Doumbia termina sullo zero a zero. Ad accendere la gara dopo l’intervallo, e a dare il via a quarantacinque minuti dalle tante emozioni, il primo gol 2016/17 del Grifone firmato Miguel Veloso: punizione dai trenta metri, sinistro dell’ex Dinamo e deviazione della barriera a spiazzare Gomis. Nord che esplode, Genoa avanti e gara in discesa? Al tocco di Lepore sulla respinta di Lamanna e al gol che ribalta il risultato dell’ex Crotone Torromino la risposta, 2-1 Lecce al Ferraris (tra le proteste rossoblù per un fallo su Laxalt in occasione del secondo gol) e Juric che mette subito mano all’undici del fischio d’inizio. Out Fiamozzi per Lazovic e, tra gli applausi, Gakpé per Ocampos.
Meno di sessanta secondi, e l’ex Marsiglia fa subito capire perché il Grifone abbia puntato su di lui: due i miracoli di Gomis in altrettanti minuti, tra gli applausi della Nord per l’argentino. Numero uno del Lecce che, invece, nulla può sul primo gol dal ritorno all’ombra della Lanterna di Goran Pandev: a ribaltare ancora una volta tutto il solito Pavol(oso)etti. Parabola perfetta di Veloso dalla bandierina e stacco di testa del numero diciannove per il 3-2 finale. Game over al Ferraris, buona la prima del nuovo di Genoa di Ivan Juric di fronte a un Lecce sempre in partita e capace di accarezzare il sogno dell’impresa. “La Coppa Italia può diventare qualcosa di bello” il pensiero di Juric alla vigilia, e chi ben comincia…