Un argentino a Cremona per Vazquez: la storia di Bautista Tonello
Dall’Argentina allo Zini per il mudo Vazquez, l’idolo del suo quartiere: “Per noi è un orgoglio”
25 maggio 2024, allo stadio Zini manca sempre meno per il ritorno della semifinale dei playoff tra Cremonese e Catanzaro. Tanti tifosi, sciarpe e bandiere grigiorosse che si alternano ad altre giallorosse. Tutte, tranne una. Sugli spalti un ragazzo indossa un cappello biancoverde e legata a sé ha una bandiera dell’Argentina. “Mi chiamo Bautista Tonello, sono argentino qua per Franco Vazquez“.
Il motivo? “Lui è del Club Barrio Parque, una squadra di Cordoba dove ha fatto il settore giovanile“. Appena entrato in campo per il riscaldamento gli occhi di Bautista si illuminano. Emozione, ricordi, felicità, proprio come nella foto che lo ritrare in braccio proprio al fantasista della Cremonese. Per Bautista la partita è già iniziata.
Dal Club Barrio Parque all’Italia per Vazquez: la storia di Bautista
“Ero in Spagna in questi giorni, sono venuto a vedere Franco“. Nella sua voce l’emozione si unisce alla gioia. “Lui è molto importante per il club. Stando qui vicino abbiamo deciso di venire a vederlo“. Una storia partita dalle strade argentine. Un Barrio a unire la storia di Vazquez, che da quel quartiere è partito, e i sogni e i ricordi di un bambino diventato ragazzo.
“È un orgoglio per il Club Barrio Parque e per Cordoba avere un giocatore che ha giocato nella nazionale argentina e che ha rappresentato a livello nazionale e internazionale il club Barrio Parque”. La magia del calcio. Ora si torna a sedersi, la partita tra Cremonese e Catanzaro sta per iniziare… “Però dopo ci vediamo per salutarci e farci una foto con Franco eh“. Promesso.