Il mondo del calcio apre al VAR: dalla Champions League all’Australia, ecco dove è utilizzato
Oggi è stato ufficializzato l’ingresso del VAR in Champions League a partire dagli ottavi di finale dell’attuale edizione . Ma in quali paesi è già in vigore la nuova tecnologia e quelli che ancora devono introdurla? Ecco una panoramica sull’utilizzo del ‘Video assistant referee’
Il timore si è trasformato in sicurezza, la novità ora non fa più paura. Il VAR è diventato normalità e adesso è pronto a prendersi anche l’Europa. Proprio oggi, infatti, è stato ufficializzato il suo ingresso in Champions LeagueChampions League a partire dagli ottavi di finale di questa edizione. Una novità assoluta che ha bruciato le tappe. Perché sì, l’inserimento della ‘Video assistant referee’ era previsto inizialmente a partire dalla stagione 2019/20. Il ripensamento è arrivato dopo alcuni errori grossolani in Champions che hanno spinto il Comitato esecutivo Uefa a rivedere la sua decisione e a votare per l’ingresso della ‘moviola’ in campo già da questa stagione.
Champions ma non solo, il VAR verrà infatti utilizzato nella Supercoppa Europea e nella finale di Europa League 2019, nella fase finale della Nations League sempre dello stesso anno, nell’Europeo Under 21 in programma a giugno in Italia e con ogni probabilità anche durante la fase finale dell’Europeo del 2020. Il futuro è adesso. Dagli Stati Uniti all’Europa passando per il Sudamerica, sono ormai tantissimi i paesi che hanno deciso di adottare il VAR nei propri campionati.
L’MLS è stato il primo campionato a crederci, gli altri hanno seguito. All’inizio con titubanza, ora con sempre maggiore fiducia. Il torneo statunitense dopo tre anni di sperimentazione ha deciso nel 2017 di affidarsi a tutti gli effetti alla nuova tecnologia. Un sistema che ha prima incuriosito, poi spinto gli altri campionati a seguire la strada tracciata dagli Stati Uniti. Con l’Italia in prima in linea. La Serie A è stato infatti uno dei primi campionati europei che ha deciso di affidarsi al VAR, entrato in vigore dalla stagione 2017/18.
Stessa stagione in cui anche la Bundesliga ha deciso di introdurre il ‘Video assistant referee’, con risultati inizialmente alterni. Proprio in Germania sono stati segnalati gli episodi più controversi ricondotti all’utilizzo del VAR, tanto che la federazione tedesca all’inizio della passata stagione è stata costretta a licenziare il supervisore VAR Hellmut Krug, accusato di favorire lo Schalke 04.
Episodi dubbi a parte, la nuova tecnologia negli ultimi due anni è stata adottata dalla quasi totalità dei maggiori campionati europei: Italia, Germania, Spagna, Francia, Portogallo, Belgio, Olanda e Repubblica Ceca. Anche l’Australia ha introdotto l’utilizzo del Var, così come il Brasile e il Qatar, oltre alla Copa Libertadores e la Copa Sudamericana.
Chi ancora non ha sposato appieno l’utilizzo del VAR è la Premier League, che comunque si sta attrezzando in questo senso. Dal 15 settembre, infatti, il campionato inglese sta sperimentando su 15 partite l’utilizzo della nuova tecnologia, che potrebbe entrare in vigore a tutti gli effetti dalla prossima stagione.