Fiorentina, Vanoli: “Dobbiamo sbloccare la testa per avere le qualità dei giocatori. Con il Verona sarà una finale”

Le parole dell’allenatore della Fiorentina, Paolo Vanoli, prima della partita contro la Dinamo Kiev.
La Fiorentina cerca riscatto in Europa, dopo la cocente sconfitta rimediata in campionato nella partita contro il Sassuolo.
Attualmente, la squadra di Paolo Vanoli è all’ultimo posto in Serie A, cercando prima possibile il riscatto per risalire la classifica. In Conference League, invece, i viola si giocano l’accesso diretto agli ottavi, con 2 punti di distacco dall’ottavo posto.
Al momento diciassettesimi, i viola ospitano la Dinamo Kiev al Franchi giovedì 11 dicembre alle 18:45: Paolo Vanoli è intervenuto in conferenza stampa per presentare la partita, accompagnato da capitan Luca Ranieri.
Di seguito le loro parole.
Fiorentina, le parole di Vanoli
L’allenatore viola ha esordito: “Ogni giorno e ogni partita è importante. Dobbiamo scendere in campo per conquistare questo risultato, dobbiamo affrontarla per prepararci ai prossimi impegni. Con i ragazzi ci parlo sempre, non bisogna mettersi uno contro gli altri, dobbiamo unirci. Vogliamo uscire da questa situazione. Capisco che tante cose vengano strumentalizzate. Infortunati? Gosens si è rifermato, non ci sarà domani, bisogna vedere se ce la farà per domenica. Anche Fazzini ha ancora un problema alla caviglia, spero di averlo col Verona. Fagioli invece non ha microfratture, domani non ci sarà. Le chance ci sono per tutti quelli che se le meritano”.
Poi, ha continuato parlando dell’episodio di Gudmundsson: “Vorrei chiudere l’episodio. Io ho fatto il calciatore e ora faccio l’allenatore, sono episodi del calcio, che ne fanno parte. Sul rigore nessuno ha detto delle bugie, ci sono delle gerarchie. Prima Albert, poi Mandragora. Io devo dire la verità, sta nella sensibilità di Albert la decisione, e questo dentro di me mi fa pensare che abbia detto la verità. Ma l’obiettivo di quel rigore era andare in vantaggio. Poi c’è la partita, io da questi ragazzi voglio il valore dell’umiltà e del coraggio, per quello dico che in questi momenti non ci dobbiamo sentire uno contro l’altro. Le chiacchierate nello spogliatoio servono per uscirne”.

Sulla rosa: “Scelte drastiche? Le scelte drastiche sono quelle dell’essere consapevoli della situazione. Dobbiamo trovare questa prima vittoria. La prossima partita di campionato sarà una finale. È stato un mese di alti e bassi, dopo Genova c’è stato questo momento dove sembrava che fosse arrivata quella consapevolezza, che secondo me c’è. L’episodio dell’1-1 ci ha condizionato, abbiamo di nuovo pensato alla sfortuna. Ma questo non ci serve, in questi momenti solo il lavoro, l’unione e la fiducia ci possono portare fuori”.
La Conference League rimane importante: “Queste partite dobbiamo provare a vincerle. Dobbiamo volerci portare a casa questi punti, poi penseremo al Verona. Anche chi va in campo domani deve darci una mano. Un tempo? Non me lo posso dare, cerco di lavorare ogni giorno. Oggi quello che serve non è la tattica, è la testa. Se sblocchiamo la testa sblocchiamo anche le qualità dei giocatori. Ai ragazzi l’ho detto, voi mi giudicate come allenatore, ma voglio che mi giudichiate da uomo. Forse serve fare un piccolo passo indietro a tutti, per farne 3 avanti. Dobbiamo metterci al livello di chi sta sotto di noi“.
Ranieri: “Non dormiamo la notte, soffriamo questa situazione”
Insieme a Vanoli ha parlato anche Luca Ranieri: “È molto tempo che si parla della fascia di capitano. Lo capisco, perché il primo che si prende come responsabile è il capitano. Posso fare di più, sia in campo che fuori. Ho la fortuna di avere in spogliatoio tante grandi persone, che mi stanno insegnando a gestire un gruppo. Per me la fascia è un valore aggiunto, le offese che ricevo non mi cambiano, rimango sempre sulla mia strada”.
Ha continuato: “Noi siamo consapevoli della situazione. Adesso gli alibi sono finiti, bisogna trovare più coraggio per affrontare le partite. Stiamo avendo dei confronti bellissimi. Noi giocatori siamo i primi responsabili, ma siamo a disposizione del mister e abbiamo fiducia in lui. Sono sicuro che potremmo tornare tutti con il sorriso. Non dormiamo la notte, soffriamo questa situazione“.