Cambiano lo sponsor e la scaramanzia funziona: la storia della U de Chile
Los Azules si sono salvati all’ultima giornata del campionato cileno grazie a una rimonta in pieno recupero
Dall’inferno al paradiso nel giro di 2 minuti. La Universidad de Chile resta in Primera Division ed evita quella che sarebbe stata la seconda retrocessione della propria storia.
Un’umiliazione, per uno dei tre grandi club cileni in quella che è stata la propria peggior stagione.
Una salvezza in 2 minuti
Una rimonta epica arrivata nell’ultimo turno del campionat, con la U sotto 2-0 all’83’ contro la Union La Calera all’Estadio El Teniente de Rancagua. Poi ecco Ramon Arias: il difensore uruguaiano prima segna il 2-1 in mischia all’84 e poi firma il pareggio da centravanti aggiunto al 94’. Il gol del 3-2 arriva al 96′ con Junior Fernandes: l’ex Dinamo Zagabria e Bayer Leverkusen regala alla U una vittoria che mancava da 3 mesi e soprattutto un’incredibile salvezza diretta.
“Abbiamo sofferto molto in questo periodo. Sono molto emozionato, è stata una settimana molto dura per noi. Non voglio davvero festeggiare, mi sembra un momento di grande riflessione. Questo è per i tifosi e per le nostre famiglie che piangono a casa”, ha detto Larrivey, in lacrime dopo il fischio finale. El Bati come i suoi compagni riceverà un premio extra di circa 1200 dollari per la salvezza conquistata.
Il cambio dello sponsor
Una permanenza nella massima serie raggiunta grazie ai 20 gol dell’ex Cagliari, ma anche alla decisione del club di cambiare main sponsor appositamente per questa partita. Il motivo? Lo sponsor principale della U per tutta la stagione è stato Petrobras, lo stesso che avevano gli argentini del River Plate nel 2011, anno della storica retrocessione dei Millonarios. Los Azules hanno quindi indossato delle maglie sponsorizzate dal lubrificante Lubrax, marchio appartenente comunque all’azienda Petrobras. Una decisione scaramantica, ma che si è rivelata vincente.