Una settimana di notizie in una notizia: il viaggio di Paolo, la favola del FCA Walldorf e la protesta del Darmstadt nella nostra top of the week
La settimana si è aperta con la lista dei 30 candidati al Pallone d’Oro con i tre i candidati “italiani” in corsa, mentre nel turno infrasettimanale la Roma ha perso Alessandro Florenzi. Dalla Germania arriva la favola del Walldorf e nel frattempo, in Bundesliga, continuano le iniziative “contro” il Lipsia: l’ultima, molto particolare, è stata pensata dal Darmstadt. Da Vercelli a Bari, Paolo Gagnone è il “tifoso solitario” che segue la sua Pro da Nord a Sud.
TRE “ITALIANI” NELLA LISTA DEL PALLONE D’ORO
Sono tre i calciatori della Serie A che potrebbero prendere parte alla cerimonia di premiazione del Pallone d’Oro il prossimo 9 gennaio. Questo è quanto comunicato dalla FIFA nella lista ufficiale dei trenta candidati al premio – con l’elenco verrà poi ridotto nei prossimi mesi. Buffon, Dybala e Higuain gli “italiani”, presenti anche Pogba, Vardy e i grandi favoriti, Messi, CR7 e Suarez. Assente invece Mesut Ozil dell’Arsenal, anche se Wenger non sembra essersene accorto. “Essere tra i possibili vincitori è sicuramente una bella soddisfazione per lui e per noi – ha detto l’allenatore – sono comunque contrario a tutto questo, perché penso che possa influenzare i calciatori”. Il numero 11 dei Gunners può dunque stare tranquillo…
LA ROMA RITROVA RUDIGER MA PERDE FLORENZI
Dopo Montolivo e Milik, anche Alessandro Florenzi dovrà restare lontano dai campi per i prossimi mesi. Nel turno infrasettimanale contro il Sassuolo, il calciatore della Roma ha sofferto la rottura del legamento crociato al ginocchio sinistro. Al ritorno da Reggio Emilia, Florenzi è stato visitato a Villa Stuart e venerdì è stato poi operato dal professor Mariani. Tante le dimostrazioni di affetto da parte dei colleghi: oltre ai messaggi ricevuti sui social, Bertolacci si è recato in clinica per stare con lui, così come De Rossi ha atteso fino a tarda notte l’esito degli esami insieme al suo compagno e amico. Il countdown per tornare in campo è già cominciato mentre sempre nei giorni scorsi è terminato quello di Rudiger: così come Andreolli, i due sono tornati a giocare con Roma e Inter (Primavera) e si sono messi alle spalle i loro lunghi infortuni.
UN DARMSTADT RETRO’ CONTRO L’ODIATO LIPSIA
Tutti contro il Lipsia, ancora una volta. L’iniziativa più curiosa della settimana arriva dalla Germania. Il Darmstadt, infatti, ha pensato di onorare i suoi 118 anni di storia con un tuffo nel passato; la società ha dato un tocco vintage a locandine, stemmi e immagini del club, con l’intento di denigrare anche gli avversari della gara di sabato, quel tanto disprezzato Lipsia nato appena sette anni fa e già al centro di iniziative di boicottaggio in questo campionato. La protesta (che ha avuto seguito e consensi in patria) non ha però portato molta fortuna al Darmstadt, che nello scontro di sabato ha perso 2-0 proprio contro gli “odiati” rivali che con questo nuovo successo hanno mantenuto il secondo posto alle spalle del Bayern. Saranno anche i più odiati di Germania ma ai giocatori del Lipsia sembra proprio non importare.
LA FAVOLA DEGLI STUDENTI DELL’FC ASTORIA WALLDORF IN COPPA TEDESCA
Sempre dalla Germania arriva la favola del FC Astoria Walldorf; dai dilettanti al terzo turno della Coppa nazionale. Una squadra formata da sei studenti universitari a tempo pieno in un paese di appena 14.000 persone. Dopo aver eliminato Bochum e Darmstadt, ora attende l’Arminia Bielefeld a febbraio nel suo stadio da 4000 posti (che non ha nemmeno le postazioni per i telecronisti). È l’ultimo piccolo miracolo regalato dal calcio, simile a quello dell’Alessandria in Coppa Italia nella scorsa stagione o delle molte piccole squadre che si sono prese il loro spazio in FA Cup, spesso contro avversarie ben più quotate. Si dovrà attendere qualche mese per capire se la favola dell’Astoria in DFB Pokal continuerà ancora.
PAOLO AL SEGUITO DELLA SUA PRO VERCELLI, ANCHE DA SOLO
Dal nord al sud, sempre al seguito della sua squadra del cuore. Paolo Gagnone, 46 anni, il tifoso solitario della Pro Vercelli. Sì, perché sabato al San Nicola era lui l’unico a seguire la sua squadra sugli spalti. Sono bastate poche immagini postate sui social perché Paolo diventasse l’idolo di giornata, l’ultimo di una lunga serie di tifosi così innamorati da seguirla anche da soli: Peter del Gefle IF, Emmauel del Le Mont, Arrigo dell’Udinese, Bepi del Cittadella… la lista dei “tifosi solitari” è lunga. Uno solo contro migliaia di avversari: e pazienza se poi la Pro Vercelli ha perso, Paolo ha comunque trovato un motivo per sorridere quando i tifosi del Bari gli hanno offerto da bere, concludendo così una trasferta comunque da ricordare.