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Una pizza con… Morata! Gianmarco, che storia: “Io, il mio idolo e una notte che non dimenticherò mai”

Lui è Gianmarco ed è un ragazzo come tanti, partito per cominciare l’università dal profondo sud (Sicilia) in direzione nord, in cerca di un futuro che si prenderà giorno dopo giorno. L’altro è Alvaro: e sì, possiamo dire anche di lui che sia un ragazzo come tanti: gioca a calcio, dalla Spagna è arrivato qui in Italia per affermarsi ed essere protagonista. Destinazione Torino, stessa città di Gianmarco, due destini che si incrociano una sera di gennaio, in un ristorante, con la Juventus sullo sfondo. Alvaro ha appena realizzato una doppietta che segna la fine di un periodo “no”, fatto di astinenza dal gol e tanta panchina; Gianmarco, suo tifoso sfegatato, per una casualità si ritrova nello stesso locale: maglia di Morata, “quella che indosso ogni volta che vado allo Stadium”. Alvaro lo vede: “Lui stasera è ospite mio”. E poi lo invita al suo tavolo: la storia ha fatto il giro del web, noi di GianlucaDiMarzio.com abbiamo voluto che fosse proprio Gianmarco a raccontarcela.

Ho scelto l’Università di Torino perché qui c’è la Juve. Non era la prima volta che andavo allo stadio: anche le altre volte poi è capitato ‘andare in cerca’ di qualche giocatore. Mercoledì sono andato in quel ristorante, sapevo che fosse frequentato da Morata. Ero solo perché l’amico che doveva farmi compagnia non stava benissimo: forse è per questo che Alvaro, appena entrato, mi ha visto e mi ha invitato al tavolo. ‘La pizza a lui la offro io’.” Ma la pizza Gianmarco non l’ha nemmeno mangiata, per la troppa emozione: “Io tremavo come una foglia, inizialmente mi sono seduto al tavolo ma non vicino a lui. Poi mi ha detto ‘vieni vicino a me’: così abbiamo cominciato a parlare. Gli ho detto che l’avevo giocato primo marcatore della partita contro l’Inter e che ce l’ho al fantacalcio. Anche per questo ero felice che si fosse sbloccato”. E lui? “Alvaro era felicissimo e molto carico. Dopo un po’ sono arrivati anche Neto e Alex Sandro: mi hanno scambiato per uno del gruppo e hanno abbracciato anche me: io non volevo crederci. Figurati poi, quando Alvaro mi ha dato il suo numero di telefono: ‘chiamami quando vuoi, se ti serve qualcosa’. L’altro giorno gli ho mandato un messaggio per dirgli quanto clamore avesse suscitato questa storia e mi ha risposto dicendomi ‘Grande amico mio!”.

“Quello che mi è successo è più unico che raro: non mi aspettavo tutte queste reazioni. Il mio profilo Facebook è intasato dai messaggi di tanti tifosi della Juve che mi scrivono. Ma i primi a cui l’ho detto sono stati i miei genitori: li ho chiamati e svegliati all’una di notte“. Adesso Gianmarco riprenderà la sua vita di prima, ma con un amico in più. Un amico a cui ha portato fortuna, dato che oggi Morata si è sbloccato anche in campionato con la doppietta al Chievo: “Chissà, se qualche volta ci mancherà il decimo a calcetto, chiamerò Alvaro“. E lo perdonerà se non potrà: in compenso, gli ha regalato una notte che non dimenticherà mai.