Un cuore e 67 nomi incisi nella memoria di tutti. Così il Foggia domani ricorderà il crollo di viale Giotto
Per ogni foggiano, da 18 anni a questa parte, l’11 novembre non è un giorno normale. E non tornerà mai ad esserlo. E’ come un pizzico alla coscienza e alla memoria della pagina più nera della città, dal dopoguerra ad oggi. Una notte di 18 anni fa, un palazzo, in Viale Giotto, nel cuore della Foggia popolare, si inginocchiò su se stesso. Crollò, seminando morte, distruzione ed un dolore che da quella data in poi accomuna tutti, ma proprio tutti, foggiani. Anche il calcio ha da sempre reso omaggio alle 67 (!) vittime di quella tragedia del 1999. E lo farà anche domani, per la prima volta in serie B, per forte volontà di una società saldamente legata al territorio, nel bene e nel male. Ad Ascoli, dove il Foggia sarà impegnato a riscattare la sconfitta interna contro la Cremonese, i rossoneri scenderanno in campo con una maglia celebrativa. Il disegno di un cuore, con dentro incisi i nomi di tutti quei concittadini che persero la vita nel crollo di Viale Giotto. “Per tutti i foggiani, il ricordo di quella notte è indelebile – ha detto oggi il presidente Fares, presentando l’iniziativa in conferenza stampa con Mimmo Caldarulo, presidente del comitato delle vittime- e rinnovarne la memoria è un dovere al quale assolviamo con grande commozione e partecipazione”. Per averci giocato, per averla vissuta prima da calciatore e poi da allenatore, anche Giovanni Stroppa, prima ancora di presentare i temi del match di domani, ha voluto portare la sua testimonianza: “Ricordo quando mi riportarono la notizia, conoscevo bene la zona di Viale Giotto. Fu terribile, e credo che il dolore dei parenti sia inimmaginabile”.