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Ulivieri: “Pjanic? Seppur bravissimo non arriverà mai alla qualità di Pirlo, inarrivabile per tutti”

Miralem Pjanic è pronto a prendere la “bacchetta”. Nell’esordio in campionato del bosniaco, sabato contro il Sassuolo, sarà proprio lui a dirigere l’orchestra Juventus. Il ruolo da regista toglierà qualcosa in zona gol al numero 5 dei bianconeri? Renzo Ulivieri , presidente dell’Associazione italiana Allenatori, non è d’accordo:

“Con Pjanic i bianconeri guadagnano qualità tecnica, di gioco e di palleggio” – si legge nelle pagine di Tuttosport – “Sicuramente renderà più fluida la costruzione dal basso, alla quale “lavorerà” assieme ai tre difensori. Ma mi aspetto anche che all’improvviso, in base allo sviluppo dell’azione e all’atteggiamento degli avversari, avanzi centralmente. Ciò significa che non starà più lontano dall’area avversaria. Innanzitutto perché Pjanic è un giocatore moderno: è abile nel gioco corto e in quello lungo, ma grazie al suo dinamismo è bravo pure a penetrare centralmente. Allegri, all’inizio o durante la partita, può anche decidere di rovesciare il triangolo: in quel caso il bosniaco da vertice basso si trasforma in trequartista, sfruttando le sue qualità a ridosso dell’area di rigore. Sono automatismi normali per la Juventus degli ultimi anni. Diciamo che i rinforzi estivi consentono ulteriori variazioni al tecnico: cambiamenti di sistema e pure di ruolo e posizione dei singoli”.

Pjanic, dunque, potrebbe anche essere schierato dietro le punte: “Quando la Juventus affronterà squadre molto chiuse e schiacciate dovrà attaccare lentamente, con tanti passaggi, e di conseguenza Pjanic avrà il tempo per arrivare in area di rigore. Pjanic come Pirlo? Non sono giocatori uguali. Pjanic è più dinamico dell’ultimo Pirlo, anche per una questione anagrafica, ma seppur bravissimo non arriverà mai alla qualità di Andrea, inarrivabile per tutti. Però qualche assonanza c’è. La difesa a tre della Juventus nacque anche per ‘proteggere’ Pirlo e adesso si sposa perfettamente con Pjanic. Con tre difensori di livello mondiale come Barzagli, Bonucci e Chiellini è logico piazzare l’ex romanista al centro del gioco.  Pjanic-Dybala? Un asse pazzesco! Può diventare un’arma letale perché entrambi garantiscono livelli di palleggio e di giocate spaventosi. Pjanic e Dybala possiedono i tempi dei grandi campioni, tutto a vantaggio dell’imprevedibilità della Juventus”.

Domanda ormai di rito: la Juventus può puntare alla Champions? “I nuovi acquisti rappresentano dei valori aggiunti, però la filosofia della Juventus di Allegri è collaudata e già piuttosto europea. Ha l’abitudine a mantenere l’iniziativa e a giocare nella metà campo avverasria”.