UEL | Milan, Gattuso: “Ricordi di Champions? Vado a letto sognando Ozil e Wenger. Viviamo la gara con l’Arsenal con gioia”
Una sfida di prestigio in Europa League per proseguire, anche extra campionato e Coppa Italia, nel grande momento di forma vissuto, con una striscia di 13 risultati utili consecutivi aperta e la voglia di misurarsi ancora con avversari importanti. Dopo il rinvio del derby, per la tragica scomparsa di Davide Astori, il Milan si rituffa in un mare di impegni che vedrà i rossoneri impegnati, in primi, contro l’Arsenal di Arsene Wenger, reduce da un momento di grandi difficoltà.
Gennaro Gattuso è carico in vista di questo affascinante impegno contro gli inglesi, l’allenatore rossonero lo ha sottolineato anche ai microfoni di Sky Sport:
“Noi questa partita dobbiamo viverla con entusiasmo, era da
un po’ di anni che non vivevamo una notte come quella di domani. Non tutti
hanno esperienza in Europa, siamo una squadra giovane ed è uno step che ci
serve. L’Arsenal può metterti in difficoltà, bisognerà giocare con umiltà e
fare le cose che sappiamo fare. Noi pensiamo ai primi novanta minuti, dopo a
Londra ci penseremo. E’ una squadra che fa fatica in difesa ma creano tanto,
sappiamo che amano palleggiare trovando le imbucate. C’è grandissimo rispetto,
oggi finiremo di prepararla ma giocheremo con le nostre armi. Penso che in
questo momento ci viviamo questa serata, affronteremo una grande squadra e
vedremo dove possiamo arrivare. Per me è qualcosa di nuovo, vedere San Siro con
oltre 70 mila tifosi ci rende orgogliosi. Vogliamo onorare la maglia. Ho la
fortuna di allenare un gruppo di ragazzi che lavorano con grande voglia e
veemenza. E’ facile allenarli perché ogni cosa che propongo ascoltano e
agiscono, se siamo qua è perché siamo un gruppo unito. Io e il mio staff
abbiamo proposto qualcosa di nuovo e loro sono stati bravi a seguirci e ad
ascoltarci. Futuro? Ho il dovere di continuare a lavorare e a far migliorare
questa squadra. Allenare questa squadra è un orgoglio, la pressione si sente ma
sono fiero di rappresentare questa società”.
Ai microfoni di Sky Sport, poi, ha parlato anche Bonaventura:
“C’è una partita da giocare, cercheremo di fare bene per Davide. Abbiamo parlato tra di noi e non ce la sentivamo di giocare, chi lo conosceva non se l’è sentita di scendere in campo. Non avremmo offerto uno spettacolo degno di un derby. L’Arsenal? E’ un match molto affascinante, ci teniamo moltissimo a fare bene per andare avanti. Non sarà facile perché l’Arsenal ha giocatori di grande qualità, sta attraversando un periodo non brillantissimo ma hanno giocatori importanti. Dobbiamo fare il nostro meglio e poi vedremo cosa succederà. Non c’è timore, sicuramente rispetto ma non paura. Sappiamo che non possiamo sbagliare, perché al primo errore paghi pegno”.
intervenuto poi in conferenza per presentare la sfida di San Siro, al fianco di Jack Bonaventura, Gattuso ha parlato così dell’impegno che attenderà i suoi, soffermandosi anche con qualche parola in ricordo del capitano della Fiorentina:
“Difficile da spiegare, Davide quando giocava nella Primavera del Milan mi chiedeva sempre il permesso per usare la palestra. Era un ragazzo umile, di una semplicità imbarazzante. Bisogna ricordarlo sempre, lui era impeccabile. Era già adulto, si comportava da persona matura anche a 16 anni. Stavamo provando i calci piazzati, si è avvicinato il nostro team manager e me lo ha detto subito. Sono state ore molto brutte, molto difficili. Non è stato facile lavorare, in tanti ci giocavano in Nazionale. Sono stati insieme in vacanza due mesi fa, è stato qualcosa duro da digerire ma bisogna guardare avanti. È vero che domenica la squadra era molto scossa, la tristezza è rimasta: di solito gli piace mettere musica negli spogliatoi ma c’è sempre stato silenzio, rispettando il compagno. In allenamento il ritmo è sempre stato lo stesso: sappiamo che l’Arsenal ci può mettere in grandissima difficoltà, da anni il Milan non giocava una grande partita europea con 70 mila spettatori. Poi c’è la famosa asticella: a parte Bonucci e Biglia, dobbiamo alzarla con tutti gli altri giocatori, in una squadra giovane come la nostra. Io in Europa ho avuto un’esperienza da giocatore: devo parlare delle difficoltà che possiamo avere a livello tecnico tattico, Wenger è da 35 anni che allena. È una squadra tecnica, la transizione difensiva non piace loro e dobbiamo essere bravi a non subire e farli correre, ciò che a loro piace: l’errore che non dobbiamo commettere è farci spaventare dai 70 mila, giocando con le nostre qualità. Dobbiamo viverla domani. Con grande gioia. Prepararla con tensione, componente che c’è sempre: dobbiamo essere contenti di giocare una partita così. Ci sono giocatori che sognano una gara così, per tanti dei miei è qualcosa di nuovo, ma dobbiamo viverla, non pensando cosa succeda se si sbaglia un passaggio o che. Questo sarà il segreto. Ricordi di Champions? Non ci ho pensato, quando vado a letto sogno Ozil, Wenger, non quello che ho fatto in Champions: oggi è quello che faccio questo. Cutrone? Basta parlare di singoli, c’è la squadra: dobbiamo ragionare da squadra, ogni singolo giocatore deve ragionare così. Se la mia squadra ha il ritmo europeo? In Europa c’è un calcio diverso, quando giocavo io in Europa si lasciava più correre: domani dovremo fare attenzione alla loro qualità. Anche la nostra ne ha, ma dovremo abbinare alla qualità la quantità. Non c’è sfida tra Gattuso e Wenger, è 20 anni che allena la stessa società, il mio percorso è ancora molto lungo: sta per finire e io ho appena cominciato. Sarà interessante, c’è una mentalità più fresca contro tanta esperienza, loro giocano un calcio con grande palleggio. Lo saluto e mi metto in un angolo, i paragoni non si possono fare. Penso che le squadre italiane in Europa si stiano facendo valere, poi oggi il paragone tra azienda calcio italiano e inglese è 0-10, i grandi nomi vanno lì. In questo momento ci sono più nomi in Inghilterra che in Italia, ciò che però mi sta piacendo è che stiamo facendo crescere i nostri giovani. Veramente non so per quanti anni potrò fare questo lavoro, ma vorrei farlo per più tempo possibile: arrivo veramente cotto ad ogni giornata, sono un allenatore atipico. In quell’ora e mezza di allenamento faccio più fatica io dei calciatori, non so davvero per quanti anni potrò andare avanti: o mi do una calmata o non so… mi piacerebbe costruire qualcosa di lunga durata. Arriviamo a questa partita con grande mentalità. Conti? Devo parlare con lui, più tardi abbiamo una riunione: non so se giocherà sabato con la Primavera, il campo di Solbiate non è in perfette condizioni e non dobbiamo rischiare nulla. Dobbiamo saper leggere i numeri, quanta forza ha nella gamba, ma non dobbiamo aver fretta ora. Ho esperienza su questo aspetto, non vanno commessi errori“.
Accanto a Gattuso anche Bonaventura:
“È una partita di grande fascino ma non penso sia un premio: vogliamo fare bene e cercare di mettere le nostre qualità sul campo, per cercare di passare il nostro turno. Sicuramente nelle ultime due partite abbiamo giocato contro squadre di livello europeo, ci dà consapevolezza che possiamo far bene per la partita di domani. Quando in Italia si giocano quelle sfide contro squadre di vertice c’è quasi sempre lo stadio pieno, si gioca un calcio di livello alto. Nel periodo del derby di coppa Italia avevamo lavorato tanto senza ricevere risultati, quella gara ci ha dato convinzione e la nostra autostima da lì in avanti è aumentata. Sicuramente è una partita che dal punto di vista delle motivazioni si prepara da sola, quando scenderemo in campo vedremo lo stadio pieno: l’attenzione è salita da parte di tutti, il mister ci preparerà dal punto di vista del campo e delle difficoltà portate dall’avversario. Dal punto di vista fisico è stato positivo non avere una gara per curarsi e rigenerarsi meglio, abbiamo lavorato duro in questi giorni ma tutto questo ci permetterà di fare bene domani sera. Il ruolo di mezz’ala mi piace, l’ho fatto anche prima che arrivasse il mister: con questo modulo sono contento, sia dal punto di vista offensivo e difensivo“.