UEL | Milan, Gattuso pre Ludogorets: “Sto vivendo un sogno, non voglio essere un peso. Turnover? Voglio dare continuità”
Andata dei sedicesimi di Europa League sempre più alle porte e tappa in Bulgaria, a Razgrad, per affrontare il Ludogorets, tra i tanti ostacoli di un mese che vedrà il Milan disputare ben 8 gare prima della sosta per le Nazionali. La squadra di Rino Gattuso è pronto ad affrontare con i rossoneri, per la prima volte nella sua storia, il club bulgaro, già protagonista di un precedente italiano (positivo) contro la Lazio: intervenuto in conferenza stampa alla “Ludogorets Arena”, con Davide Calabria al suo fianco, l’allenatore ha presentato così il confronto di domani, lasciando prima spazio al terzino.
“Noi favoriti? No, no lo siamo perchè siamo qui in casa loro e sono una squadra organizzata. Siamo qui pronti e fiduciosi per domani dopo aver preparato bene la partita. Il Ludogorets? Penso sia una cosa buonissima per la Bulgaria e per questa città e porta i giovani ad unirsi attorno a una squadra, puntando a obiettivi importanti per crescere bene. Pericoli particolari? Hanno ottime individualità, sono veloci, starà a noi doverli fermare al meglio. Credo dovremo pensare partita dopo partita, se non diamo il 100% andiamo un po’ in difficoltà, per ora pensiamo a domani: sappiamo sarà un mese difficile ma pensiamo a domani per cercare di passare il turno”.
Parola poi all’allenatore rossonero: “C’è grandissimo rispetto per il Ludogorets, se andiamo a vedere negli ultimi anni è stato più in Europa del Milan: negli ultimi anni abbiamo avuto meno esperienza di loro, ha caratteristiche di grande velocità, aspetto importantissimo nel calcio moderno, se dai loro campo sono devastanti. Dobbiamo avere rispetto per questa squadra: noi non sottovalutiamo nessuno, sappiamo che incontriamo una squadra che ci possa mettere in grandissima difficoltà. Biglia? Non abbiamo bisogno che ci dica lui come si giochi contro il Ludogorets, a livello ambientale può dirci qualcosa ma a livello professionale abbiamo tutti gli strumenti necessari per vedere come giocano: il Liverpool, il Real e la Lazio sono venute qui e hanno fatto fatica. Se si scoprono puoi fargli male, domani credo si mettano con un centrocampista in più rispetto al solito, passando dal 4-2-3-1 al 4-3-3, ma il reparto d’attacco è quello che mi fa più paura. Seduta a Milanello oggi? Dopo 5 ore di viaggio sarebbe stato assurdo fare allenamento, meglio farlo stamani: la schiena risente un po’ di questo viaggio. La temperatura di stamattina era simile a quella di Razgrad”.
“Poco turnover? Vediamo domani, in questo momento dò la sensazione di dare meno fiducia a chi non gioca: ora stiamo attraversando un buonissimo momento, voglio dare continuità – prosegue Gattuso – il fatto che sto cambiando poco è perchè ho la sensazione che durante la settimana riusciamo a recuperare bene, spero che chi verrà chiamato in causa dia tutto. L’Europa League? E’ assurdo pensare che in Europa tu ti metta a fare calcoli, sappiamo che le squadre che fanno parte di questa competizione sono attrezzatissime: siamo il Milan, una società che negli ultimi 30 anni ha vinto tanto, abbiamo il peso importante di una maglia storica, dobbiamo pensare partita per partita. Non possiamo fare dei calcoli, difficilmente ho visto scegliere tra competizioni. Per me è un privilegio grandissimo essere in questa competizione, sicuramente metterei la firma a fare sto lavoro e poter giocare ogni 3 giorni anche se recuperi con maggiori difficoltà”.
“Io da traghettatore a conferma? Sto vivendo male questa cosa, soffrivo molto quando sentivo grandi complimenti da giocatore: voglio continuare il mio lavoro e non è retorica. Sto vivendo un sogno, mi sta costando tantissima fatica, si dorme poco e sono orgoglioso di quello che sto facendo, devo ringraziare questi ragazzi che davvero stanno facendo tanto: credono fortemente in quello che sto facendo, non voglio essere un peso per il Milan. Da Rijeka ad oggi? C’è dentro tanto lavoro e tanti sacrifici, siamo una squadra diversa con concetti diversi, per come vedo il calcio io e senza polemica: la vedo con più mentalità, sappiamo di non poter sbagliare, abbiamo tante partite da dentro o fuori. La classifica non è bellissima, arriviamo a questa sfida sicuramente meglio e con mentalità di una squadra che sa ciò che vuole e che a livello mentale è migliorata. Come faccio a far sentire parte di un progetto chi gioca meno? Con la sincerità e la verità: senza parole di circostanza. Facendogli capire che bisogna allenarsi al massimo, senza mollare mai. Gli dico la verità. L’importante è farsi vedere presenti e più vicino a loro rispetto a chi sta giocando da protagonista. Ho visto tanti giocatori che mi hanno sorpreso a livello qualitativo, vedo giocatori di 23-24 anni che hanno caratteristiche ben precise che mi hanno facilitato un certo tipo di calcio: mancava però una componente importante, sentire il pericolo. Invece questa squadra tante volte spariva dal campo, volevano fare delle giocate ma non riuscivano: tutto il merito è loro, dobbiamo crescere e le sei espulsioni non sono un caso, l’esperienza si migliora con le legnate sui denti. Se perderemo affronterò le prossime sfide allo stesso modo, perchè fasciarsi la testa prima: non voglio pensare ad un risultato negativo”.