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Udinese, Edenilson: “Dybala ricorda Robben e ha il tiro di Messi”

Sulle fasce sarà una sfida tutta brasiliana,  ma più che balletti di samba ci saranno velocità e potenza a contraddistinguere il loro duello. Edenilson riaffronterà Alex Sandro e la sua Juventus dopo la vittoria a sorpresa dell’andata. Voglia di bis? “Dalla Juve ci si può aspettare di tutto – si legge nelle pagine di tuttosport – conosciamo le sue qualità: ogni anno lotta per lo scudetto. E immaginavo una ripresa così veloce. Penso che ad agosto abbiamo approfittato dell’opportunità, e  vinto perché siamo stati bravi a cogliere l’occasione. Ma abbiamo anche imparato che la Juve fa male sempre e saputo soffrire e abbiamo avuto fortuna, ma loro erano sempre vicini alla nostra area. Ci ha aiutato la voglia di darsi la mano uno con l’altro, quello che ci serve oggi. Scudetto? Il Napoli mi sembra più convinto di lottare per il traguardo dello scudetto. Ha il gioco e la consapevolezza. A Napoli abbiamo perso uno a zero e avevano giocato bene”.

 

Su Alex Sandro: “E’ un campione. Ero convinto che meritasse la convocazione nel Brasile all’ultima coppa America, pensavo che ci andasse lui con Felipe Luis. Ci andrà, comunque. Ci andrà di sicuro. Dybala? Paura mai: però è bravissimo, fortissimo. L’ho affrontato due volte, un pareggio e una sconfitta. Devo batterlo adesso. Di sicuro può farci male se non facciamo ciò che ci ha detto l’allenatore: cioè limitare il suo raggio d’azione. Mi ricorda Robben del Bayern Monaco. E ha il tiro di Messi“. Widmer è pronto per una grande secondo Edenilson: “Assolutamente, ma per ora ce lo teniamo stretto e approfittiamo delle sue qualità”. Stadi? Il più bello è il suo: “I tifosi sono vicini e adesso per me il Friuli è il più bello d’Italia. Quello di Genova mi piace, è il più inglese di tutti. Il più brutto è a Modena, dove abbiamo giocato la scorsa settimana”.

 

Pregi e difetti della serie A: “Quest’anno ci sono più squadre a lottare per lo scudetto. Prima c’era solo la Juventus, era un campionato noioso. Non mi piace… In realtà non c’è nulla che non mi piace. Pogba? E’ un bel personaggio. Ma io sono diverso: fuori dal campo c’è solo il mio bambino! Ha due anni e mezzo e calcia già di destro e sinistro: sangue brasiliano”.