Udinese, Colantuono: “Esonero? Giusto che la società prenda tempo e rifletta dopo alcuni risultati negativi”
Seconda sconfitta consecutiva, la quarta nelle ultime cinque partite e situazione sempre più delicata per l’Udinese. 30 punti in classifica, soltanto quattro in più del Frosinone terzultimo e panchina di Stefano Colantuono in bilico. Non può essere soddisfatto l’allenatore bianconero, intervenuto ai microfoni di Sky Sport dopo il ko contro la Roma di Spalletti: “Abbiamo incontrato un avversario che sta viaggiando a mille – ha detto Colantuono – ma noi abbiamo avuto un approccio sbagliato, con un po’ di paura. Nel secondo tempo abbiamo reagito e avuto anche anche delle occasioni, peccato, potevamo tenere aperta la partita fino alla fine. Di sicuro la Roma era l’avversario più difficile da affrontare per tentare la risalita. Un possibile esonero? Io sono serenissimo, è giusto che la società si prenda il tempo che vuole per pensare, so benissimo che quando le cose non vanno bene l’allenatore può essere esonerato anche per cercare di dare una scossa all’ambiente, nel caso non sarò né il primo né l’ultimo“.
“Abbiamo fatto buon girone d’andata girando a 24 punti – prosegue l’allenatore dell’Udinese – poi purtroppo c’è stata una striscia di partite non positive, ma ci sono tutte le potenzialità per avere più punti. Di sicuro questa è una squadra costruita per l’obiettivo della salvezza, siamo sempre stati distanti dalle zone calde della classifica, quindi non sono preoccupato. Non attraversiamo un buon momento, ma avremo un finale di campionato contro squadre alla nostra portata, ci possiamo salvare tranquillamente. Solo che c’è sempre un po’ di malumore…”.
E a proposito di malumore, la squadra è stata duramente contestata dai tifosi al termine del match: “L’episodio della squadra sotto la curva? Non so cosa sia successo, non ho vissuto in prima persona la cosa perché sono andato subito negli spogliatoi – conclude Colantuono – In passato ci siamo confrontati coi tifosi, sono persone pacate che tengono alla squadra, non posso dare un giudizio oggettivo su quanto è successo”.