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La crisi Russia-Ucraina mette a rischio anche il calcio

Il campionato dovrebbe ripartire il 25 febbraio, ma si teme l’invasione russa

Situazione sempre più tesa e complicata in Ucraina. Il paese sta attraversando giorni di grande incertezza per via della possibile invasione russa. Anche il calcio sta vivendo con il fiato sospeso in attesa di notizie. 

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Ripresa del campionato a rischio

Il campionato ucraino, giunto alla diciottesima giornata sulle trenta previste, è fermo dallo scorso 12 dicembre per via della pausa invernale. Fin qui tutto secondo programma e tradizione. La ripresa sarebbe prevista per venerdì 25 febbraio con la sfida tra Mynaj e Zorya, avversaria della Roma nei gironi di Conference League. Il condizionale è però più che mai d’obbligo vista la crescente tensione al confine con la Russia e il rischio concreto di un’invasione da parte delle truppe di Putin.  

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Ad attendere notizie c’è in particolare lo Shakhtar Donetsk di Roberto De Zerbi. L’allenatore ex Sassuolo e i suoi sette collaboratori italiani sono attualmente in ritiro a Belek, in Turchia, per preparare la ripresa del campionato. Il rientro della squadra arancionera in patria è previsto per domenica 20 febbraio. Se la tensione non dovesse allentarsi, la società potrebbe però decidere di prolungare il ritiro per non mettere in pericolo i propri tesserati. Lo Shakhtar, in particolare, sta già vivendo da anni una situazione di esilio. Il club è stato costretto a lasciare Donetsk e l’avveneristica Donbass Arena nel 2014 per via dei bombardamenti, trasferendosi a Kiev. Il Donbass, casa dello Shakhtar, è infatti una zona di confine già martoriata da tempo dalle incursioni militari russe.

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Nessun segnale dal governo

Il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj non si è ancora espresso sulla ripresa del campionato di calcio che, al momento, resta confermata per il 25 febbraio. Non ci sono comunque certezze e il futuro, anche del mondo del pallone, in Ucraina resta più che mai incerto.