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Tutti i cognomi terminano in “–son”: il ‘caso’ dell’Islanda

Scorrendo la lista dei convocati dell’Islanda si può notare con facilità che tutti, o quasi tutti i cognomi terminano con la desinenza “-son”. Tutt’altro che un caso, visto che questa è una delle peculiarità dell’isola nordica, che adotta un sistema patronimico totalmente diverso da quello a cui siamo abituati.

In Islanda non si prende il cognome del padre, né tantomeno quello della madre, ma si utilizza un sistema ereditario basato sul nome. Il figlio avrà come cognome il nome di battesimo del padre più la desinenza “-son”.

Ad esempio il primo figlio di Francesco Totti, se avesse seguito il sistema islandese, si sarebbe chiamato Christian Francescoson. E pensare a cosa è scampato Maradona Jr, che fosse stato islandese si sarebbe chiamato Diego Armando Diegoarmandoson.

E nei convocati per questo Mondiale l’Islanda presenta 22 convocati su 23 che portano questa desinenza. L’unico ad avere un cognome differente è Frederik Schram. Il portiere del Roskilde, che parte come vice di Halldórsson, ha padre danese e madre islandese, e per questo ha ereditato il cognome paterno seguendo la classica tradizione patriarcale.

Ma si tratta solamente di un’eccezione. E con ogni probabilità, vista la scelta dell’Islanda come Nazionale, suo figlio farà di cognome Frederikson e non Schram.