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Trentadue chilometri, tredici punti e un sorriso ritrovato: da Pegli a Bogliasco, è partito il countdown per il #derbydellalanterna

Countdown partito, attesa che ora sì sta quasi per finire: la settimana (di due) più lunga dell’anno è finalmente cominciata. Da Pegli a Bogliasco, passando per il centro della città, occhi tutti puntati sui prossimi novanta minuti di Marassi, appuntamento alle 20.45 di sabato al Ferraris. Derby numero cento sedici tra Genoa e Sampdoria, con la preparazione per tutte e due iniziata oggi dopo le pesantissime vittorie di ieri sera tra Genova e Bergamo. Non una partita, ma ‘La partita’: quella nella quale a contare è solamente la vittoria, quella che in alcuni casi può valere anche una stagione intera.

Stagione che all’ombra della Lanterna rossoblù e blucerchiati hanno cominciato con andamento e spirito opposti: da Zapata a Ramírez, passando per Linetty, Quagliarella e Torreira, tanti i sorrisi dalle parti di Bogliasco per un inizio di campionato subito tra le prime della classe. Quarantasette i punti in classifica dopo trenta giornate, ad uno soltanto da quelli che hanno visto i blucerchiati chiudere la scorsa stagione, e settimo posto in classifica subito dietro alle grandi.

Al Signorini di Pegli, invece, la stagione è cominciata con tutt’altro spirito. Complici infortuni, assenze forzate ed errori di troppo, il Genoa si è ritrovato a vivere un inizio di campionato in salita: soltanto sei i punti realizzati nelle prime dodici giornate, vittoria di Cagliari e pareggi con Sassuolo, Chievo e Milan. Pochi, pochissimi, nonostante un precampionato a promettere ben altra partenza e prestazioni spesso buone, alle quali però non hanno fatto seguito i risultati. Inevitabile arrivare a pensare di cambiare qualcosa, a partire dagli uffici di Villa Rostan, dove a riempire una casella vuota da troppo tempo è arrivato Giorgio Perinetti: ex dirigente di Napoli, Juventus e Venezia, oggi nuovo direttore generale del Grifone. Esperienza e competenza a servizio del Genoa, che con lui dietro alla scrivania ha subito ritrovato punti e morale. E un allenatore nuovo, dopo il derby di andata firmato Ramirez e Quagliarella: via Juric, dentro (ancora una volta) Davide Ballardini. “Tornato per fare bene il lavoro, per il bene della società e della gente che tiene davvero al Genoa” le parole di ‘Zio Balla’ al suo arrivo a Pegli. Il resto è storia recente: ventotto punti in diciotto partite e zona calda ora lontana dieci punti, numeri semplicemente impensabili lo scorso sei novembre.

Non oggi, alla vigilia di una partita che ora più che mai può davvero valere una stagione: vista Europa – e record di quattro derby consecutivi vinti – la Sampdoria, ennesimo passo verso la salvezza – e il ritorno a sorridere dopo le delusioni degli ultimi incroci – il Genoa. Tutto, all’indomani di una giornata da Genova a Bergamo semplicemente perfetta: prima gioia in A di Medeiros e Cagliari ko a Marassi, decimo gol in stagione Zapata e Atalanta agganciata all’Atleti Azzurri d’Italia. Con il conto alla rovescia che ora sì è ufficialmente cominciato. Impossibile fare pronostici, irrilevante chi parta favorito. Il derby è un mondo a parte: come spesso quelli di Genoa e Sampdoria.

Soltanto trentadue i chilometri di distanza tra Pegli e Bogliasco, eppure i mondi rossoblublucerchiati ad ogni Derby sembrano essere sempre lontanissimi: meno oggi, dove a splendere ovunque é tornato il sole, nonostante la pioggia incessante su di una città intera. Tornata a vincere, e a sorridere. Aspettando il derby, storia di emozioni speciali. In campo e fuori, dove ci sono loro. I tifosi. Orologio in mano, lancetta che scorre. Che giorno è oggi? Quanto manca? Ancora tanto, tantissimo. Tre lunghissimi giorni, che si annunciano interminabili.