Questo sito contribuisce all'audience di

Trazione anteriore e talento: il Porto di Espirito Santo in cerca di riscatto contro la Roma

Non è più la prima della classe. Di conseguenza, la voglia di riscatto è tanta, per il Porto. Per tornare al vertice, i portoghesi hanno scelto di affidare la squadra a Nuno Espirito Santo, convinti che con un veterano che ha vestito da giocatore i colori bianco e blu si riesca a trovare la miglior espressione di calcio. Di potenziale ne ha molto, a disposizione, l’allenatore.

Le insidie, per la Roma che dovrà affrontare il Porto nel turno preliminare, riguardano un reparto offensivo temibile. Lo strapotere fisico di Aboubakar e i lampi di classe di Brahimi e Corona sulle ali terrebbero in apprensione qualsiasi difesa. Non è ancora chiaro con quale schema i portoghesi si disporranno nel doppio confronto. E’ probabile, però, che si resti sulla falsariga dello scorso anno, dove l’ex allenatore Peseiro oscillava tra il 4-2-3-1 e il 4-3-3 a seconda delle necessità. La squadra ha bisogno di trovare un equilibrio in campo che i muscoli di Herrera e Danilo Pereira possono garantire. Il reparto che dà meno sicurezza è la difesa: gli esterni Maxi Pereira e Layun hanno una spiccata attitudine offensiva, mentre al centro il giovanissimo Chidozie e Martins Indi sono una coppia fisica ma piuttosto statica.

Non è più, però, il Porto di un tempo. Nella passata stagione, i portoghesi hanno chiuso terzi in campionato, terzi nel girone di Champions League e sono usciti subito, ai sedicesimi, in Europa League, per mano del Borussia Dortmund. Ben altri risultati, rispetto ai successi in Europa nel massima competizione europea nel 1987 e nel 2004.

I giallorossi hanno già incontrato la squadra portoghese in due occasioni, nell’andata e nel ritorno degli ottavi di Coppa delle Coppe, nel 1981. Fu il Porto ad avere la meglio: 2-0 ad Oporto, 0-0 a Roma, con la squadra di Liedholm eliminata dalla competizione. Stavolta, però, la squadra di Spalletti parte con i favori del pronostico e ha tutto ciò che serve per accedere alla fase a gironi della Champions League, che garantirebbe gli introiti e il prestigio che la Roma ha bisogno di ritrovare.