Questo sito contribuisce all'audience di

Sviluppo, innovazione e sostenibilità nel calcio: la visione di Antonio Tramontano

Club, prospettive e futuro. Intervista al Coordinatore del Corso Osservatori della F.I.G.C., già Capo Scouting della Fiorentina in vista della prossima sessione di mercato.

tramontano-gdm-gpo.jpg

 

 

Percorso e lavoro

La professionalità deve essere sempre accompagnata e sostenuta da conoscenze e competenze settoriali e trasversali. Come nel caso del percorso di Antonio Tramontano: «Partire dal campo mi ha aiutato. Nel tempo sono riuscito a far convergere le esigenze tecnico/tattiche con gli aspetti manageriali».

Quella di Antonio è una visione aperta e flessibile che unisce tradizione e innovazione: «Voglio essere un facilitatore per la Direzione Sportiva. Una figura che aiuti, supporti, e metta tutti nelle migliori condizioni di performare. Dobbiamo rispettare la tradizione, ma essere capaci di innovare. Per scegliere i giocatori, per esempio, bisogna unire le informazioni fornite dai dati con la visione dal vivo. Ciò che conta è la capacità nel fare sintesi e prendere le scelte giuste. Ormai, con gli attuali strumenti video e dati a disposizione, nessuno scopre un calciatore dai 17 anni in poi, la bravura sta nel comprendere, selezionare, qual è il giocatore funzionale al tuo progetto sportivo e creare un ambiente interno capace di far integrare al meglio il calciatore».

 

Uno sguardo al panorama calcistico e all’individuazione di esempi virtuosi: «Seguo da tempo il Bayer Leverkusen e il suo Direttore Simon Rolfes. La società rappresenta un modello per progettazione, visione e comunicazione. Anche il Club Brugge si distingue per la sua capacità di programmazione e crescita di talenti. Per quanto riguarda il panorama italiano, cerco sempre di prendere il meglio da ogni modello gestionale con cui ho avuto l’opportunità di entrare in contatto».  

 

Ah prima di andare…Qualche consiglio su eventuali giocatori da seguire?: «Ne citerei uno per reparto: Oduro (AZ), Zeno Debast (Anderlecht), Samu Costa (Maiorca) e Dario Osorio (Midtjylland)». E tra gli allenatori? “Potrei fare i nomi di Italiano, Farioli o Maresca, che seguo da molti anni e oggi hanno raggiunto livelli importantissimi. Citerei Emilio De Leo che rappresenta per esperienze maturate, conoscenza calcista e valore umano, un profilo ideale per un Club con ambizioni importanti».