Dal “doppio” Nikola Kalinic ad Howard, con Gentile, Parker e James: tra porte e canestri, la Top11 degli omonimi…calcestistici
C’è chi se la cava alla grande gestendo possessi da 24 secondi con il pallone a spicchi tra le mani; altri, invece, lo fanno al meglio mantenendo il controllo di una sfera di cuoio tra i piedi, in mezzo a tocchi di suola, piatto, pennellate a giro o conclusioni di collo. Da una parte il basket, dall’altra il calcio: due mondi totalmente differenti, tra stadi, palazzetti, regole e mille dettagli, talvolta però uniti da piccole particolarità. Non certo dal punto di vista del regolamento, dove il tocco di piede sul parquet equivale ad infrazione e l’utilizzo della mano, su ogni rettangolo verde, porta al concreto rischio di ammonizione: più semplicemente, oltre a questioni tattiche tra difese a zona e uomo, ecco emergere ecco una curiosa questione di…omonimia. Giocando con la fantasia sui cognomi in comune tra differenti atleti appartenenti ad universi sostanzialmente opposti, ci siamo divertiti nello stilare una rosa di ben 33 elementi che, nel complesso, risulterebbe non poco intrigante da allenare: occhi spalancati, però, davanti ad una sapiente gestione dei giocatori da mettere in atto. Piccola anticipazione? LeBron James sarebbe panchinato ad un ruolo da secondo portiere, ma il motivo risulta più che valido. Andiamo a scoprire, allora, la lunga rosa di omonimi tra basket e calcio, tra una Top 11 di tutto rispetto ed una lunga lista di eccellenti riserve.
PORTIERE
Ci perdoni LeBron, palesemente l’atleta più forte e completo che in questo momento si possa vedere su un parquet NBA e non solo: ma la natura da “Superman” di Dwight Howard, tra 211 cm di altezza e un’attitudine notevole nel volare verso il ferro, si sposerebbe tutt’altro che male con quella del suo omonimo Tim tra i pali. 13 anni di carriera in Premier tra Manchester United ed Everton tra continui alti e bassi, un po’ come l’attuale centro degli Atlanta Hawks: dominante con Orlando, opaco nelle esperienze tra Lakers e Rockets. Una cosa è certa: con quella stazza, lo specchio della porta non sarebbe certamente scoperto. E il numero che ha sempre portato, stagione corrente a parte, è sempre il 12. Da portiere. Più di così…
DIFENSORI
Nella linea difensiva a 4 che abbiamo scelto, da sinistra verso destra, partiamo da Danny e Derrick Rose, tra Tottenham e New York Knicks: atleti cui un primo passo deciso, nelle loro prestazioni, non è mai mancato. Il più giovane MVP della regular season NBA da una parte (23 anni, nel 2010-11), con un enorme talento frenato da tanti, troppi infortuni alle spalle, ed uno dei fluidificanti ormai nel giro della nazionale inglese dall’altra: in condizioni fisiche top, davvero una coppia di terzini niente male. Al centro, pronti ad affidarci al mix di esperienza, personalità ed un pizzico di follia nel nostro duo: Tony e Steven Adams con Claudio e Alessandro Gentile: anni ed anni di carriera alle spalle per gli ex Arsenal e Juventus, che potrebbero eccezionalmente riallacciare gli scarpini per una sgambata. Ancora lontana, almeno dal punto di vista della maturità, la carriera intrapresa dal centrone neozelandese (213 cm) degli Oklahoma City Thunder e dall’ex capitano dell’Olimpia EA7 Milano, destinati a crescere ancora tanto: baffo folto e capelli lunghi da una parte, elemento tutt’altro che facile da superare difensivamente, e la più classica cazzimm dall’altra. Più attaccante che difensore, Ale: ma con la solidità di Adams al proprio fianco, l’attitudine in marcatura non potrebbe che salire di livello. A chiudere il quartetto difensivo, infine, altra recente conoscenza di casa Spurs (non San Antonio, a proposito di omonimia): Kyle Walker del Tottenham, insieme a Kemba (play degli Charlotte Hornets), è la nostra scelta per dare spinta e corsa alla fascia destra di questo fantasioso 4-3-3.
CENTROCAMPISTI
Ammettiamo: le coppie di Walker e Rose saranno costrette ad un grande lavoro di sacrificio con uno schieramento simile in campo. Trazione offensiva al massimo da centrocampo in su, con Ashley Young del Manchester United e Julian Green del Bayern Monaco piuttosto adattati (mettiamola così) nel loro ruolo all’interno della linea mediana a tre: insieme a loro, ecco Nick Young dei Los Angeles Lakers (classico genio e sregolatezza con forte attitudine realizzativa) e Draymond Green, campione NBA con i Golden State Warriors due stagioni fa e tra i “4” più completi dell’universo cestistico. Al centro, per dirigere le operazioni, la regia di Scott Parker: ordine, geometrie e anche uno sguardo alla porta, se possibile. Un po’ come per Tony, playmaker quattro volte campione NBA con i San Antonio Spurs: a differenza del centrocampista e capitano del Fulham, occhio anche agli inserimenti tra le linee del franco-belga. Tagli backdoor cercati e penetrazioni in area per rendersi pericoloso anche offensivamente, oltre a giostrare le operazioni: in una parola, per quel tipo di ruolo, ideale.
ATTACCANTI
Per quanto concerne il tridente offensivo, invece, torniamo a respirare un po’ d’aria d’Europa (e di Eurolega) con Nikola Kalinic e… Nikola Kalinic. Omonimia perfetta tra l’attaccante croato della Fiorentina e l’ala serba del Fenerbahçe di Gigi Datome: torri offensive da sfruttare, anche per aprire il gioco e mettere in movimento una freccia come Iñaki Williams, stellina dell’Athletic Bilbao, insieme all’”amico” Deron. Non propriamente l’esterno offensivo dei nostri sogni, il play/guardia dei Dallas Mavericks: più fisico che rapido, ma certamente solido in fase offensiva. Tris di attaccanti completato da Lisandro e Brook Lopez, così vicini per cognome e così diversi fisicamente: 174 cm per l’ex attaccante del Lione, attualmente al Racing de Avellaneda, 213 cm per il centro dei Brooklyn Nets, profilo da bomber d’area.
PANCHINA
Lo avevamo anticipato e lo ribadiamo: per un discreto undici titolare, ecco tante alternative ed una panchina di lusso. Partiamo dai portieri: da Neto della Juventus, insieme all’omonimo play degli Utah Jazz Raul, a “Calamity”, che con LeBron (fresco campione NBA con i Cavaliers) completa il reparto di numeri 1. Tanta scelta anche in difesa: Glen e “Magic” Johnson o Gonzalo e Sergio “El Chacho” Rodriguez, tra Fiorentina e Philadelphia 76ers, passando per la gran esperienza di John e del “Jet” Jason Terry tra West Ham, Chelsea, Atlanta Hawks e Dallas Mavericks. Tra gli altri, ecco anche Fernando e Juan Carlos “La Bomba” Navarro ed Ivan (ex Roma) ed Ante Tomic, centro croato del Barcellona. Spazio ai centrocampisti: con l’ex Celtic Alan Thompson ecco Klay, cecchino dei Golden State Warriors, accompagnato da Leon (ex Everton) e Cedi Osman, talento turco classe ’95 dell’Anadolu Efes, Sandro e Valerio Mazzola (ala della Virtus Bologna). Poi, un mix argentino e portoricano tra Josè ed Edgar Sosa (Milan e JuveCaserta) e spagnolo e cileno tra Rudy (Real Madrid) e Mati (Milan) Fernandez, prima delle alternative presenti nel reparto d’attacco. Alex Suarez del Real Madrid condivide con “El Pistolero” Luis un cognome piuttosto prestigioso ormai, così come il compagno Felipe Reyes con José Antonio, “Perla di Utrera” ex Siviglia: a chiudere la nostra personalissima rosa, anche Luka (Stella Rossa) e Aleksandar (Newcastle) Mitrovic, con l’ex Arsenal Ian Wright e Dorell, ala vista anche a Miami. E allora, una volta concluso il nostro viaggio di totale fantasia, andiamo a ripercorrere in sintesi Top11 titolare e panchina dei nostri omonimi del mondo calcestistico.
TOP11 OMONIMI
4-3-3
Howard (Dwight e Tim)
Rose (Derrick e Danny) – Adams (Steven e Tony) – Gentile (Alessandro e Claudio) – Walker (Kyle e Kemba)
Young (Nick e Ashley) – Parker (Tony e Scott) – Green (Draymond e Julian)
Kalinic (Nikola e Nikola) – Lopez (Brook e Lisandro) – Williams (Deron e Iñaki)
Panchina
PORTIERI: Neto (Raul e Norberto) – James (LeBron e David)
DIFENSORI: Rodriguez (Sergio e Gonzalo) – Kelly (Ryan e Martin) – Terry (Jason e John) – Navarro (Juan Carlos e Fernando) – Lima (Augusto e Francisco, Zalgiris ed ex Roma) – Johnson (Glen e Magic)
CENTROCAMPISTI: Thompson (Klay ed Alan) – Radosevic (Leon e Josip) – Osman (Cedi e Leon) – Mazzola (Valerio e Sandro) – Sosa (Edgar e José) – Fernandez (Rudy e Mati) – Anderson (James e Felipe, Darussafaka e Lazio) – Tomic (Ante e Ivan)
ATTACCANTI: Suarez (Alex e Luis) – Beasley (Michael, ex Miami, e DaMarcus, ex PSV) – Reyes (Felipe e José Antonio) – Mitrovic (Luka e Aleksandar) – Wright (Ian e Dorell) – Smith (JR ed Alan)