Totti a tutto campo: “Mi preparo al mio ultimo anno in campo. Desideri? Alzare un trofeo”
Per Francesco Totti si avvicina la 24esima stagione consecutiva con maglia della Roma in Serie A. Reduce da un’annata difficile, sospeso tra la panchina e il campo, l’addio al calcio e il rinnovo, il numero 10 giallorosso ha parlato della sua scelta e non solo a La Gazzetta World: “Ho sempre amato questi colori e questa è l’unica maglia che ho desiderato indossare; per me è come un matrimonio. Forse è questa la differenza tra me e altri giocatori, molti dei quali scelgono dove andare per vincere e guadagnare di più. Sono un po’ come nomadi. Pensando così anche io, avrei cambiato squadra 10 anni fa, ma la mia è stata una scelta di passione. Sirene da Stati Uniti e Cina? Ho pensato all’America in un paio di occasioni: ci ho riflettuto, ma la scelta del cuore è rimasta la Roma. La Cina proprio no, sarebbe inimmaginabile per la mia mentalità”. Sull’esperienza precampionato a Boston: “E’ una bella città e ci troviamo bene. Possiamo dire di essere a casa. La preparazione è stata positiva oltre alla amichevoli di prestigio.” Alla fine della stagione a venire, Totti si preparerà all’addio al calcio giocato: “Al momento sì, è il mio ultimo anno. Sarà una stagione naturalmente diversa rispetto alle altre, spero di lavorare fino alla fine e vincere qualcosa, anche se è diffcile. C’è sempre una fine, voglio trovare il momento giusto.” Fisicamente, Totti si sente così: “Quando si invecchia la fisicità cambia, ma mi ritengo fortunato ad aver gestitito così il mio corpo fino a 40 anni”. Un desiderio prima di chiudere? “Alzare un trofeo. Voglio chiudere in grande stile, ma non sarà facile.”Sul futuro, Totti ha parlato anche di panchina: “Non ci sto pensando, ma la vita è piena di sorprese e non si può mai dire.” Sulla scelta di lasciare la Nazionale: “E’ stata una scelta personale e conapevole. Per fortuna, l’ho fatta prima di vincere la Coppa del Mondo nel 2006. Raggiunta una certa età ho voluto aiutare solo la Roma.”
Il giallorosso ha poi parlato anche dell’affare Higuain: “Lo sport è cambiato molto, il business conta più della passione. I tifosi vanno allo stadio e sperano che i giocatori non li tradiscano. Guardate cosa è successo col passaggio di Higuain alla Juve, è un disastro. Ma anche normale per uno straniero che viene in Italia per vincere”. Poi, un commento amaro sull’attuale stato del calcio italiano: “C‘è bisogno di un cambio di mentalità. C’è bisogno di concentrarsi sui giovani giocatori. Invece, se arriva un brasiliano o un argentino subito si pensa che sia come Maradona. Fosse per me si tornerebbe al tetto di due stranieri per squadra. Certo, quando si hanno proprietari stranieri con grandi potenzialità come la Roma è un bene.” Infine: “Spero che la Roma possa trovare un nuovo Francesco Totti. Non è facile. Ho fatto tanto. Ma Francesco Totti ci sarà sempre per aiutare la Roma a creare una grande squadra, anche senza di lui in campo” Spaventato dall’addio al calcio? È normale. Questa è la mia vita. Ho passato 25 anni in campo. E ‘la mia casa, il mio habitat. Ma so che siamo alla fine e che ci sono altre porte aperte. Al momento giusto farò la mia scelta.”