Torino, Longo: “Accettato subito. Ho grande senso di appartenenza”
A Torino è il Moreno Longo day. L'ormai ex allenatore del Frosinone, infatti, è stato ufficializzato oggi come nuovo allenatore dei granata. Subentra a Walter Mazzarri, dopo la sconfitta di domenica per 4-0 in casa del Lecce. Per lui si tratta di un ritorno, l'ex allenatore della Pro Vercelli, infatti, aveva già allenato le giovanili del Torino vincendo nel 2015 con la Primavera uno scudetto e una Supercoppa di categoria.
Queste le prime parole di Moreno Longo: "Ringrazio il presidente e tutta la società per questa opportunità. Torno qui con grande entusiasmo. Questa piazza mi ha dato molto, percepisco la possibilità di poter fare un grande lavoro. Inizierò lavorando sulla testa. Deve esserci un atteggiamento positivo già dall'allenamento di oggi. Questa squadra deve tornare a dimostrare le sue qualità. L'accordo è fino al 30 giugno, lo abbiamo trattato in maniera serena. Il mio pensiero è sul presente non sul futuro. Con il lavoro quotidiano mi auguro di potermi garantire un'opportunità per il futuro".
Sull'ultimo perido del Torino: "Ci sono state sconfitte pesanti per una squadra di questo spessore. Credo che le partite si possono perdere ma con un atteggiamento diverso. Dovremo essere bravi a trovare la chiave giusta per accendere cuore e stomaco dei calciatori. Obiettivi? Intanto offrire prestazioni all'altezza di chi indossa questa gloriosa maglia. Sul lungo periodo vediamo, dipende dalla nostra posizione a 6-7 giornate dal termine".
Poi prosegue: "Spero che il Filadelfia sia aperto più giorni possibili. E' un modo naturale per alimentare la positività intorno alla squadra e far sì che i tifosi ci stiano ancora più vicino. Il settore giovanile per noi sarà importantissimo, così come il contatto con la Primavera stretto e quotidiano. Non esiterò a puntare sui giovani. Io come Simone Inzaghi? E' una storia positiva. Quando io andai a Vercelli lui stava per andare a Salerno. Non c'è bisogno di fare un paragone, ma ho delle motivazioni altissime".
Sul sistema di gioco: "Sono nato e cresciuto con la difesa a 4, ma ho imparato che un allenatore deve mettere i suoi calciatori nelle migliori condizioni, come ho fatto nella mia carriera. Il Torino è costruito per giocare con tre difensori dietro, ma credo ci siano calciatori che possono adattarsi per giocare a 4. Abbiamo molte opzioni. Tutti i calciatori dovranno sentirsi sulla corda, tutti dovranno sentirsi importanti. Io manderò sempre in campo i migliori durante la settimana". Sui singoli: "Belotti e Zaza sono una grande risorsa per noi, potranno anche essere utilizzati insieme. Dipenderà da loro, a me piace giocare con due attaccanti. Mi aspetto grande disponibilità. Edera e Millico meritano di esseri qui. Devono dimostrare di poter valere questa maglia, io sono predisposto a farli giocare, non precludo nulla. E' sempre il campo a dare le risposte. Verdi? Ha grandi mezzi tecnici in entrambi i piedi, ci sono pochi calciatori come lui. Voglio parlargli e vederlo settimanalmente in allenamento".
Infine sui tifosi: "So benissimo cosa fare. Affronterò tutto con coraggio. La tifoseria la conosco molto bene e può darci un apporto enorme. Mi auguro che il mio arrivo crei un clima positivo. Dovremmo essere noi bravi a entusiasmarli e trascinarli con le prestazioni. Questa è una stagione che può dire ancora tanto".
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