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Torino, Mihajlovic: “Mai come a Torino il derby è tra squadre così diverse”. E quella citazione di Walt Disney…

“Non esiste un derby con squadre dalla storia e dal DNA così diversi, da altre parti. È la sfida tra popolo e padroni, passione e ragione, colori e bianconero”. Dipinge in questo modo il derby della Mole Sinisa Mihajlovic, nella conferenza stampa di presentazione della partita di domani. L’allenatore del Torino è carico e vuole che anche la squadra sia così, nonostante gli infortuni e la coperta corta, soprattutto a centrocampo. “Non è il momento migliore per affrontare tre partite con avversari forti” dice Mihajlovic, “ma la vittoria a Udine ci ha permesso di lavorare con serenità e senza ansie, la stanchezza si farà sentire, ma meno. Noi siamo meno abituati rispetto alla Juve a giocare ogni tre giorni, ma deve diventare un’abitudine, se vogliamo entrare in Europa”.

Coperta corta a centrocampo, ma attenzione a chi avrà la possibilità di giocare titolare domani: “Loro sono forti e temibili, hanno giocatori importanti e li conosciamo. Ma anche il mio amico Buffon può non essere tranquillo, con i nostri Belotti, Ljajic, Niang, Falque, Baselli. Noi giocheremo per vincere, andremo lì e vedremo quello che succede”. Le capacità dei singoli non mancano: “Falque è un giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere, Ljajic deve continuare così. Niang? Lui sa benissimo di non essere al top, e occorrerà lavorare sia dal punto di vista fisico, sia mentale. Solo allenandosi e giocando potrà diventare determinante, per questo domani partirà dal 1’. Gli possono bastare 40’ per incidere, può non essere al top della forma (ha perso già 3-4 kg), ma la gamba deve comunque mettercela. Questo mi aspetto da lui”. E poi, appunto, il Gallo Belotti. “Dovrà incidere, domani. Ha il volto impresso da quello degli antichi eroi del Toro” dice Mihajlovic. “Lui ha la capacità di dare il buon esempio sul campo, trascinando tutta la squadra. Da quando è tornato a fare quello che faceva prima, con tranquillità, ha ripreso a segnare. Non è un caso”.

L’anno scorso, allo Stadium, la delusione fu tanta, con il gol di Higuain all’ultimo secondo. “Avevamo giocato in 10 per 40’, e mi arrabbiai molto. Ora è acqua passata, non vogliamo parlarne più. Spero di vincere il derby senza arrabbiarmi: c’è il VAR, per le situazioni dubbie, e mi auguro che ogni tanto venga usato anche per noi. E poi, credetemi, allo Stadium l’acustica è ottima. Mi auguro di non sentire più gli insulti razziali dell’anno scorso: dovrebbe sentirli anche il Quarto Uomo, anche perché non vengo offeso solo io, ma tutto un popolo. E questa storia deve finire”.

La testa sarà solo al campo, e a una vittoria che vorrebbe dire tantissimo. “Walt Disney diceva: se puoi sognarlo, puoi farlo. Noi vogliamo realizzare il nostro sogno: se tutte le partite valgono tre punti, ce ne sono alcune comunque diverse da altri. Il calcio non è matematica: ma passione ed emozione”. E il Toro di Mihajlovic vuole emozionare, eccome.

Valentino Della Casa