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Torino, le parole di Mihajlovic: “Trattenere Belotti è stato importante, ringrazio Cairo”

Sinisa Mihajlovic è pronto e non vede l’ora di scendere in campo. Domani si gioca Bologna-Torino, e l’allenatore in conferenza stampa presenta la sfida contro i rossoblu. “Il Torino sta bene” ha dichiarato il granata, “il lavoro dell’anno scorso è servito. I ragazzi di adesso si trovano, si cercano, sanno come muoversi in campo. Abbiamo fatto un buon ritiro e una buona Coppa Italia, ma adesso si comincia sul serio. Sarà difficile, non illudiamoci del risultato in Coppa del Bologna, per loro la partita si è subito messa male con l’espulsione. Avranno più rabbia, vorranno riprendersi e dimostrare ai tifosi qualcosa. Sarà una gara dove entrambe le squadre vorranno vincere”.

Un occhio al campo, e uno al mercato. Protagonista, ovviamente, il Gallo Belotti: “Non è stato facile trattenerlo”, dice Mihajlovic, “non perché non volesse restare, ma perché sono arrivate proposte importanti. Anche per lui all’inizio non è stato facile, anche parlandogli si è capito che a certe cifre difficilmente si sarebbe arrivati. E non si era sicuri nemmeno che avrebbe accettato. A questo punto penso che il Gallo rimanga, e è contento di restare. Tutti gli vogliono bene, io lo stimo molto, gli voglio bene e lui lo sa. Siamo tutti a sua disposizione: è il capitano e il nostro bomber. Ma a me non piace che quando si parli del Toro si parli sempre di Belotti. La forza del Toro è nel gruppo. È stato molto difficile anche per il presidente trattenerlo, ma lui è stato sempre chiaro. Io non so se al posto suo avrei accettato certe offerte, ma Cairo è sempre stato tosto e gli va dato atto. Non si è mai arrivato a un punto in cui Belotti avrebbe dovuto decidere. Io ringrazio Cairo: trattenere Belotti è importante. E abbiamo fatto un buon mercato, ci manca ancora qualcosa, sono arrivati però giocatori interessanti: a volte prime, a volte secondo, a volte anche terze scelte. Ma la società ha fatto tutto il possibile, anche perché non siamo il Real Madrid. Lo ringrazio per quanto fatto e per quel che farà”.

Come suo vice, ci sarà Sadiq (“È un giovane di qualità. Ha giocato l’anno scorso per infortunio. Lo conosco dai tempi di Roma, quando si abitua ai carichi di lavoro ha tutto per fare bene: fisico, qualità, velocità e non ha paura”), mentre ancora “manca qualcosa” per poter completare la rosa. Nomi non ne vengono fatti, ma il tecnico esclude che possano arrivare giocatori in difesa: “Avelar non è stato convocato, perché abbiamo Molinaro e Barreca. Lui è il terzo, ma io lo vedo in futuro come un centrale. Ha tutte le caratteristiche per farlo, deve imparare un po’ di mestiere, ma può fare una buona carriera lì. Ci vorranno ancora un paio di settimane di lavoro, ma poi potrà giocarsela con i quattro che già abbiamo”. N’Koulou, intanto, ha già convinto (“Domani giocherà”), mentre su Rincon ancora il tecnico non si esprime. Il venezuelano è in ballottaggio con Acquah, che, assicura Mihajlovic, non è distratto dalle voci di mercato: “Quando inizia il campionato non è mai piacevole, perché le squadre non sono mai complete e ci sono giocatori sul punto di partenza, magari un po’ distratte. Vale per tutti, ma non per Acquah. Non so se lui andrà in Inghilterra o no. È un giocatore del Toro, lo vedo presente e concentrato. Domani se dovesse giocare, lo farà come sempre”.

Infine, il tecnico conclude la lunga conferenza stampa parlando di Ljajic (“è una pedina importante per il nostro modo di giocare”) e di Benassi, spegnendo ogni possibile polemica: “Ci siamo chiariti” dice l’allenatore, “mi ha scritto un messaggio dopo la conferenza stampa, dicendo di non aver detto quello che è stato scritto. Quando non giocava, gli veniva sempre spiegato perché. Stimo molto Marco, è stato un nostro giocatore importante, e un nostro capitano. Gli faccio un enorme in bocca al lupo”. Come a tutto il suo Toro, del resto, che non vuole più vedere a “due facce, ma con equilibrio tra gare in casa e in trasferta. Se faremo altre pessime prestazioni fuori, allora avremo fallito l’obiettivo”.