Frosinone, Di Francesco: “Ci siamo ripuliti subito dopo Cagliari. Siamo stati umili”
Le parole di Eusebio Di Francesco al termine di Torino-Frosinone
Sono serviti 120 minuti al Frosinone per conquistare il pass per gli ottavi di finale di Coppa Italia contro il Napoli. Dopo l’iniziale vantaggio di Ibrahimovic, il Torino ha trovato il pareggio con Zima di testa. 1-1 alla fine dei tempi regolamentari e partita che va avanti. Una combinazione tutta brasiliana tra Kaio Jorge e Reinier, poi, ha riportato in vantaggio i giallazzurri che hanno vinto 1-2 allo stadio Olimpico Grande Torino. Al termine della gara, Eusebio Di Francesco ha commentato ai microfoni di Mediaset la prestazione dei suoi.
Le parole di Eusebio Di Francesco al termine di Torino-Frosinone
“Al di là della grande soddisfazione, cosa posso dire a questi ragazzi? Hanno giocato tantissimi giovani e Ibrahimovic all’esordio dal primo minuti ha fatto anche gol e ha fatto un’ottima gara. Gli ultimi 15 minuti a Cagliari siamo stati irriconoscibili e non ci hanno permesso di avere 15 punti in classifica ed è stato un vero peccato. Detto questo, ci siamo ripuliti subito da quei 15 minuti. Oggi il Frosinone è venuto a giocarsela alla grande senza paura contro una squadra con grande fisicità, mettendoci qualità e anche subendo perché è stata una partita aperta”, così Eusebio Di Francesco a Sportmediaset.
Sui giovani: “Devono mettere qualità, ma anche dinamismo e la capacità di saper soffrire. Oggi se non sei europeo su quello che proponi, poi fai fatica in questi campi”. Sull’obiettivo del Frosinone: “Non so dove possiamo arrivare, ma il nostro obiettivo è la salvezza. La prima cosa che ho detto ai ragazzi è stata che la sicurezza può diventare presunzione, oggi invece siamo stati umili in ogni fase e dobbiamo partire da questo per toglierci grandi soddisfazioni”. Sulle stagioni passate: “Più che annate sbagliate sono state partite, ma ho vissuto un periodo particolare dove ho rivisto alcune cose e mi auguro di poterlo portare avanti con questi ragazzi che hanno sempre le orecchie aperte, hanno gioia nell’allenarsi”.
Su Soulé e la nazionale italiana: “So che ha parlato con Spalletti, ma non so cosa farà. Il ragazzo è libero di scegliere. Io gli ho solo pagato un paio di cene perchè ogni volta che fa gol gliela pago. Non mi sento di entrare nel merito di questa scelta che riguarda lui e la sua famiglia. Se fossi il papà, uno deve sentirsi dentro cos’ha dentro delle proprie origini. Deve scegliere con serenità. Voglio solo che porti in campo quella voglia di divertirsi e quell’entusiasmo che mette in ogni allenamento”.