Tim Cup, Monachello bello di notte: il Bari supera il Cosenza e vola a Palermo
Si scrive Tim Cup, si legge Coppa Monachello. L’attaccante siciliano nato nel 1994 e arrivato al Bari in prestito dall’Atalanta 10 giorni fa, diventa implacabile quando in palio c’è un pass per i turni successivi della principale coppa nazionale. Alla prima partita ufficiale in biancorosso, in un San Nicola con 12mila presenti-buoni numeri nonostante la domenica d’estate-e tanti curiosi per il 4-4-2 di Stellone, l’attaccante nato ad Agrigento e maturato calcisticamente nel Principato di Monaco ha messo la sua firma sulla vittoria degli uomini di Roberto Stellone contro il Cosenza (Lega Pro). Un centro che vale l’interruzione di un digiuno in partite ufficiali durato nove mesi: l’ultima gioia? Sempre in Coppa, il 2 dicembre 2015 con la maglia dell’Atalanta nell’1-3 contro l’Udinese. Una rete che vale una seria candidatura a un posto da titolare nel Bari che verrà, dove dovrà superare l’agguerrita concorrenza di Maniero e De Luca, quest’oggi assente per squalifica.
Entusiasta l’attaccante dell’Under 21, partito al fischio finale per raggiungere gli azzurrini che il 10 agosto sfideranno l’Albania: “Volevo segnare a tutti i costi, una rete in sede di esordio è fondamentale. Ho sfruttato la palla-gol, non era facile perché il Cosenza non ci dava tanti spazi. Il pubblico mi ha accolto benissimo e sono contento. Bomber di coppa? È un caso, ma contava solo fare gol. Io nuovo Lapadula? Magari, io lavoro per quello. La cosa principale però è il bene del Bari, con Maniero e De Luca potremo divertirci”.
L’1-0 finale rende giustizia a un Bari volitivo, seppur privo di alcuni rinforzi che agosto dovrà portare alla corte di Roberto Stellone: due centrocampisti, Basha oggi era in tribuna e la sua firma appare vicina, un terzino sinistro e un paio di esterni alti. Biancorossi sempre padroni del gioco, pericolosi nel primo tempo con Monachello, Martinho e Maniero, murati da Perina, e Cosenza che ci provava solo con timide conclusioni dalla distanza. In avvio di ripresa, il centro del vantaggio: manovra che portava la sfera a destra per Sabelli, che metteva al centro un destro radente. Perina diceva di no a Monachello la prima volta, ma il tap-in sul secondo tocco del 22enne nel giro dell’Under 21 valeva la rete dell’accesso al terzo turno eliminatorio. Un acuto da vero numero 9, come quello indossato da “Tanino”, come a Montecarlo lo chiamavano. Il secondo tempo vedeva il Bari amministrare il vantaggio, sfiorare il bis con un lob dai 30 metri del giovanissimo Castrovilli – all’esordio al “San Nicola” – ancora Monachello e Martinho senza però affondare. Minimo scarto, ma esultanza finale per un buon viatico: si può festeggiare con il sorriso l’avvio dell’era Giancaspro, alla prima da presidente in uno stadio apparso bisognoso di migliorie. E venerdì 12 alle 21 sarà Palermo-Bari.
Luca Guerra