Insulta Sala con un tweet: il Burnley lo bandisce dallo stadio
Essere banditi dallo stadio della propria squadra del cuore per colpa di un tweet? È quanto accaduto nelle ultime ore ad un tifoso del Burnley.
Dopo la vittoria per 2-0 della squadra di Sean Dyche sul Cardiff, un supporter ha pubblicato una serie di messaggi offensivi sui propri social nei quali aveva insultato anche Emiliano Sala, il calciatore acquistato dai gallesi ma tragicamente scomparso in un incidente aereo lo scorso 21 gennaio. “We all live in a Sala submarine…. the latest number 1 in Cardiff”, scrive in uno dei suoi tweet, in italiano: “Tutti noi viviamo nel sottomarino Sala… l'ultimo numero 1 a Cardiff”, un messaggio che di certo non è passato inosservato al Burnley.
La società inglese ha infatti deciso di bandire il responsabile dal proprio stadio, con la dura decisione arrivata con un comunicato ufficiale:
“Il Burnley Football Club ha oggi preso provvedimenti contro un sostenitore in seguito a una serie di post offensivi sui social media, realizzati dopo la gara di Premier League di sabato contro Cardiff City.
Il club, che ha una rigida politica di tolleranza zero per qualsiasi comportamento razziale o discriminatorio, condanna fermamente i post. Siamo grati ai sostenitori per averli portati all’attenzione del club e, stamattina, dopo un incontro con i dirigenti del club, il responsabile è stato bandito con effetto immediato da Turf Moor, in attesa della conclusione di un’indagine della polizia”.
Non sono bastate le scuse del tifoso, arrivate in seguito al comunicato e pubblicate sul proprio account: “Vorrei cogliere l’occasione per scusarmi per qualsiasi offesa verso il Cardiff City, i fan del Cardiff City e a tutti coloro che sono stati toccati dai post pubblicati domenica sera su questo profilo”.
La decisione è ormai presa e adesso non si torna indietro: non bisogna avere comportamenti giusti solo allo stadio… ai tempi d’oggi, anche sui social.