Roma, Tiago Pinto: “In tre anni incassati 150 milioni. Squadra B? Non sono convinto”
Le parole del General Manager della Roma al Social Football Summit
Durante il Social Football Summit il General Manager della Roma, Tiago Pinto, è intervenuto per commentare lo sviluppo del club tra ricavi, giovani e lavoro fatto negli ultimi anni.
“Squadre B? Non sono convinto funzionino in Italia”
In primo luogo, Tiago Pinto ha parlato del settore giovanile giallorosso: “Mi si illuminano gli occhi a pensarci. È un fattore molto importante per noi, anche grazie ai nostri collaboratori che lavorano ogni giorno per questo. È una delle nostre fonti principali”.
Proseguendo, il general manager della Roma ha parlato della possibilità di avere una squadra B in Serie C: “Il nostro settore giovanile ha sempre prodotto tanti giocatori, che hanno esordito in Serie A. E in questo è stato bravo Mourinho. Negli ultimi tre anni abbiamo fatto un grande lavoro, anche grazie allo staff tecnico. Io vengo da una realtà dove la seconda squadra è molto importante, anche se ho i miei dubbi in Italia. Con le regole di oggi dovremmo spendere davvero tanti soldi. La nostra strategia è stata spesso cercare il percorso giusto per ogni giocatore, magari anche vendendoli a 0 ma trattenendo una percentuale sulla futura rivendita. È un ragionamento che stiamo facendo, ma non sono ancora convinto che sia un sistema che funzioni in Italia”.
“In tre anni abbiamo rivoluzionato la rosa e incassato 150 milioni”
Proseguendo, sul suo lavoro alla Roma “Considerando la rosa che abbiamo ereditato, tra over 30 e giocatori fuori rosa, penso che in tre anni abbiamo fatto un gran lavoro con 150 milioni di vendita incassati. Il tempo dimostrerà che ciò che abbiamo costruito alla Roma. Abbiamo portato tanti giocatori dal settore giovanile, abbiamo portato gente come Lukaku, Dybala, Mourinho. Io ho un grande compito: lasciare la Roma in una situazione migliore di quella che ho creato. Rispetto l’opinione di tutti, ma non ci sono grandi dubbi”.
Tiago Pinto ha poi parlato di come sono arrivati gli acquisti di Romelu Lukaku e Paulo Dybala: “Sono due trattative che abbiamo chiuso in 5 giorni. Secondo me questi due esempi che hai fatto, a cui aggiungo Mourinho, siamo stati bravi a far capire l’ambizione della proprietà. Siamo stati bravi nel timing delle tre situazioni. Quello che ha fatto la differenza è il lavoro di squadra con la proprietà e l’allenatore. Persone come Paulo, Romelu o Mourinho sanno che la passione che c’è a Roma non la trovano da altre parti“.
In conclusione, sul suo futuro nella Capitale: “Non è una domanda importante (ride, ndr). Me lo chiedono sempre, ma sapete che, come dice Mourinho, gioco molto sulla difensiva. L’importante è la Roma e come strategia stiamo facendo cose importanti per il futuro“.