Juventus, come cambia la difesa con Tiago Djalò
La Juventus piazza il colpo di mercato prendendo Tiago Djalò dal Lille: analizziamo come cambia la difesa bianconera col portoghese
Dopo aver superato la concorrenza dell’Inter, la Juventus si è aggiudicata la corsa a Tiago Djalò. I bianconeri hanno piazzato il colpo pagando un indennizzo al Lille per anticipare l’arrivo del difensore a scadenza di contratto a giugno 2024. Così nella tarda serata di domenica 21 gennaio il portoghese è atterrato all’aeroporto di Torino Caselle ricevendo un primo benvenuto nel mondo juventino.
Gerarchie delineate nel reparto difensivo bianconero
Il nativo di Amadora si inserisce in un reparto, quello arretrato, ben collaudato e composto in prima linea da Gatti, Bremer e il capitano Danilo. Sono loro i tre centrali difensivi ai quali Massimiliano Allegri si affida con maggiore frequenza nel corso di questa stagione.
Nella prima fase di campionato Alex Sandro si giocava una maglia con Gatti. Alla lunga però, complici i problemi fisici del brasiliano e la crescita costante dell’ex Frosinone, quest’ultimo ha preso il sopravvento non lasciando più il posto quando disponibile. Inoltre, un notevole apporto è spesso giunto anche da parte di Daniele Rugani che ha garantito solide prestazioni ogniqualvolta è sceso in campo in sostituzione di un titolare.
La partenza in prestito direzione Roma del 2005 Dean Huijsen ha, tuttavia, ridotto a cinque il numero di centrali a disposizione di Allegri. Anche per questo motivo la dirigenza bianconera ha optato per l’arrivo immediato di Djalò.
Come cambia la difesa della Juventus con Djalò
Oltre che dal punto di vista puramente calcistico, il trasferimento in Italia dell’ex Lille incuriosisce gli appassionati di fantacalcio.
LEGGI SU PAZZIDIFANTA.COM L’ANALISI COMPLETA ANCHE DAL PUNTO DI VISTA FANTACALCISTICO
L’acquisto di Tiago Djalò allunga numericamente il reparto sul quale la Juventus ripone le basi del proprio stile di gioco. Il classe 2000 avrà certamente bisogno di tempo per apprendere i dettami tattici dell’allenatore livornese, ma a lungo andare potrebbe rivelarsi un buon investimento.