Ternana, chi è Peralta: dagli insegnamenti di Gattuso ai gol contro il Bologna
La sua doppietta al Dall’Ara ha consentito alla Ternana di battere il Bologna in Coppa Italia: il ritratto del giocatore rossoverde
Nella gara del pomeriggio di Coppa Italia il Bologna è stato eliminato a sorpresa da un’ottima Ternana: 5-4 il risultato finale al Dall’Ara con protagonista Diego Peralta, autore di una splendida doppietta.
Stile di gioco “sudamericano”
Peralta, come il suo allenatore Cristiano Lucarelli, è nato a Livorno, ma è di origini argentine: “Mi piace molto dribblare. Tanti miei ex compagni notano il mio stile di gioco sudamericano”. A soli 4 anni comincia a giocare a calcio: una precocità che lo porta qualche anno più tardi a entrare nelle giovanili della Fiorentina. Con i Viola gioca fino alla Primavera, vincendo anche uno Scudetto Giovanissimi Nazionali nel 2011.
L’importanza di Gattuso e le serie tv
La svolta, però, arriva lontano da Firenze ma sempre in Toscana. Si trasferisce al Pisa e trova Gennaro Gattuso come allenatore: “Lui mi ha formato dal punto di vista difensivo, nel carattere e nella grinta – ha spiegato Peralta in passato – Con lui ho avuto un bellissimo rapporto: mi ha dato tanto in termini di professionismo, approccio all’allenamento e alla gara. Mi ha fatto capire che cosa significa fare il calciatore”.
Dotato di un ottimo tiro (vedi i due gol rifilati a Skorupski), è un mancino naturale a cui piace giocare sulla destra per accentrarsi anche se non si tratta un vero e proprio goleador: sono 25 i gol messi a segno nella sua carriera. Può giocare anche sulla sinistra e come trequartista
Dopo Pisa le esperienze con l’Extremadura (in Spagna), il Novara e l’Olbia arriva alla Ternana nel settembre del 2020: “L’ho scelta perché è ambiziosa”. E così è stato. Per lui è stata la miglior stagione in prima squadra dal punto di vista personale: con 6 reti ha aiutato Lucarelli e compagni a salire in Serie B dopo tre anni di assenza.
Dopo aver deciso il match contro il Bologna, l’obiettivo di Peralta sarà quello di trovare la prima gioia nella serie cadetta: con Gattuso al Pisa nel 2016/17, stagione della retrocessione, non ci era riuscito.