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Tedino, primo giorno di scuola: “Abbiamo il compito di risollevare Palermo, a centrocampo siamo pochi e Lobotka sarebbe ottimo”

L’intenzione di vincere il campionato non manca, ma la Serie B è lunga e per lui è pure una nuova avventura. Bruno Tedino non vuole cascarci, sa bene di avere in mano la favorita del torneo e sa altrettanto bene di dover essere lui bravo a guidarla verso il ritorno in massima serie. L’allenatore nativo di Treviso, però, ne è consapevole. Sa bene anche di avere la fiducia di Maurizio Zamparini, uno che a luglio è maggiormente propenso ad elogiare i propri allenatori, salvo rivedere la propria posizione a mesi di distanza. Niente che possa preoccupare Tedino, pronto alla prima esperienza in B: “Lo ringrazio per le parole spese, mi fa piacere. Inutile fare i falsi, io sono abituato a dare di più quando sento la fiducia. Abbiamo un compito importante, far scattare la molla in tutto l’ambiente palermitano. Ho sempre messo la faccia in tutto quel che ho fatto, sono un uomo forte e con energia, ho motivazioni per far bene e sentiamo questo tipo di dovere”.

Per Zamparini questo Palermo può vincere il campionato con dieci punti di vantaggio: “Secondo me non è presunzione, è un modo per far capire che il Palermo può essere molto forte. Sono convintissimo che la squadra abbia mezzi importanti per fare un campionato di vertice e andare in A”. I mezzi saranno pure importanti, ma in qualche reparto sono ancora pochi: “Mi piacerebbe avere un altro centrocampista – ammette Tedino -. Coronado è un centrocampista avanzato, in mezzo abbiamo Jajalo e Chochev, in più dovrebbe arrivare Gnahoré, però ci sono quarantadue partite… obiettivamente non siamo in tantissimi”. La soluzione potrebbe chiamarsi Lobotka: “Mi piace moltissimo, sa ricoprire diversi ruoli e ha molta vitalità, una comprensione del gioco importante. Può giocare mezzala, interno e mediano, uno di quei giocatori che fa divertire perché non molla mail. Come per ogni giocatore importante, però, c’è una trattativa in corso e non posso intervenire”.

Nomi che stuzzicano la fantasia di Tedino, che però oggi deve partire da ciò che ha in mano. I tanti giovani aggregati alla prima squadra, per cominciare. Poi quelli che necessitano di riscatto dopo un’annata da dimenticare. In primis Posavec, che ha riconquistato i gradi da titolare: “Reputo Posavec un giocatore molto forte e di prospettiva. Come tutti i giovani, va sostenuto. Ha bisogno di essere sorretto e, secondo noi, di avere una guida all’interno per migliorare, per sbagliare in serenità. Se viene un portiere esperto che non lo fa migliorare, ma col quale deve giocarsi il posto, non è una scelta intelligente. Ci serve invece un portiere che sappia quale sia la sua posizione. Posavec ha un futuro roseo e ci crediamo tutti: da Sicignano a Lenisa passando per tutto lo staff”. Fiducia anche in Embalo e Balogh: “Li valuterò, com’è giusto che sia dopo una stagione come quella scorsa”.