Tedino cerca continuità in casa del Parma: “Questo Palermo non è mai stato malato, pronto a lavorare con Valoti”
“Concentrati” e basta. Niente voci su possibili cambi, niente pressioni per uno scontro diretto che si avvicina e, soprattutto, niente distrazioni. Bruno Tedino detta la linea, perché il suo Palermo va a Parma, ad affrontare una squadra che sulla carta ha tutto per essere una diretta concorrente dei rosa nella corsa alla promozione: “Tutti quanti abbiamo bisogno di avere continuità di rendimento. Ci sono 14 gare, non sono pochissime, ma neanche tantissime, quindi oltre alla prestazione serve il risultato. Noi andiamo alla ricerca della sostanza per fare una partita degna di nota. Non sarà facile, ma non lo sarà nemmeno per il Parma. Contro lo Spezia in casa abbiamo giocato la prima finale, in questo scorcio di campionato dobbiamo pensare ancor di più gara dopo gara, lavorando sui dettagli. Dobbiamo coglierne qualcuno in più. Loro sono una squadra imprevedibile, hanno attaccanti di gamba. Non sarà facile”.
Intanto Tedino ha avuto modo di conoscere Valoti, il nuovo direttore sportivo, ma prima ha voluto salutare il predecessore Fabio Lupo: “Voglio spendere parole importanti per una persona che è sempre stata con noi. Ha svolto con me un lavoro importante e ha grandissime qualità sotto l’aspetto della comunicazione e della competenza. Ha a cuore le sorti di questa squadra. Si sente compartecipe, anche se dall’esterno e da esonerato, fa il tifo per noi. Valoti ho avuto il piacere di conoscerlo tempo fa, non abbiamo mai lavorato insieme, ma in questi giorni ci siamo confrontati. Deve essere un confronto positivo per le sorti del Palermo. Le altre persone prese insieme al direttore sportivo vengono a completare o a colmare delle eventuali lacune, se ci sono. Un professionista esemplare come il signor Bordon può incidere, con la sua esperienza, in un ambiente che ha bisogno dello 0,01% per arrivare all’obiettivo. Il mental coach non è l’azzeccagarbugli che si pensa”.
Tutti elementi chiamati a tirar fuori il Palermo da un momento difficile, che potrebbe essersi concluso con la vittoria ottenuta con l’Ascoli. Successo di importanza capitale, come dimostra anche la reazione di Tedino alle reti dei rosa: “Io difficilmente esulto ai gol, ma in occasione del pareggio ero in mezzo al campo a festeggiare come un ebete. Perché senza risultati vedi tutto nero. Per come è arrivata, la vittoria con l’Ascoli deve darci uno slancio”. Non che le prestazioni precedenti abbiano deluso l’allenatore: “A Perugia, per me, abbiamo fatto una buona partita. In entrambe le partite meritavamo qualcosa di più, a Vercelli anche, ma mettiamo caso avessimo fatto solo due punti in più, avrebbero pesato comunque. Questa squadra sotto l’aspetto mentale ha fatto una partita scadente solo a Empoli”. Ora prova a trovare la continuità, con un La Gumina “in grande crescita”, ma ancora una volta senza Rajkovic, fuori almeno per un mese: “Spiace – conclude Tedino – ritenevamo di aver trovato un giocatore con buona tattica individuale e di aver creato una linea difensiva solida. Col senno di poi, è facilissimo dire che potevamo cambiarlo. Ma si è fatto male per un trauma, non era da mettere in preventivo”.