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Juventus, Szczesny: “Odio ricevere supporto nei momenti di difficoltà”

Il portiere bianconero si racconta ai microfoni di Dazn

Wojciech Szczesny, intervistato ai microfoni di Dazn, affronta diversi argomenti relativi al ruolo di estremo difensore e al complicato inizio di stagione: “Tra una grande parata su azione e una su rigore preferisco non prendere gol in assoluto. Sono arrivato ad un’età in cui l’egoismo va messo da parte e l’importante è vincere le partite. C’era un tempo in cui non ero affatto contento di vincere 4-2 o 4-3, mentre oggi preferisco vincere 4-3 che pareggiare 0-0. In ogni caso, se fai un clean sheet torni nello spogliatoio più tranquillo“. 

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Szczesny è tornarto anche sugli errori che lo hanno visto protagonista ad inizio stagione: “Devi essere bravo a separare la vita privata da quella calcistica. Nei momenti difficili torno a casa per essere un padre e un marito e ritrovo la serenità. Poi in allenamento devi dimostrare ai tuoi compagni che ci sei, vincere tutte le partitelle e riconquistare la fiducia”.

“Quando sbagli, la cosa peggiore che può capitarti è che l’allenatore ti metta in panchina”

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“Quando sbagli, la cosa peggiore che può capitarti è che l’allenatore ti metta in panchina: lì la mente non ti aiuta, devi essere sempre pronto per la prossima gara. E nei momenti difficili odio ricevere messaggi di supporto, preferisco staccarmi subito dagli errori e tuffarmi nella vita normale”

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La meditazione

Il polacco ha anche analizzato cosa significhi essere il portiere di una grande squadra e le difficoltà che comporta: “Nei momenti in cui la mia squadra tiene tanto il pallone e io resto diversi minuti inattivo, trovo molto utile la meditazione. Devo sempre essere presente con la mente, ho iniziato ai tempi della Roma e così facendo le partite mi sembrano molto più corte. Quando la partita mi appare lunga vuol dire che sto perdendo il focus e allora torno subito dentro il match“.